Davanti a 4mila spettatori, Il Bisonte cade nel derby con Scandicci
Autore: Il Bisonte Firenze
26 Dicembre 2016

IL BISONTE FIRENZE 1

SAVINO DEL BENE SCANDICCI 3

 

IL BISONTE FIRENZE: Sorokaite 20, Brussa, Bechis 1, Bayramova 7, Norgini ne, Enright 19, Bonciani, Melandri 11, Parrocchiale (L), Repice ne, Pietrelli, Calloni 12. All. Bracci.

SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Moreno Pino ne, Crisanti, Zago, Havlickova 26, Adenizia 17, Loda ne, Merlo (L), Cruz 3, Giampietri ne, Scacchetti, Arrighetti 10, Meijners 20, Rondon 6. All. Chiappafreddo.

Arbitri: Vagni – Santi.

Parziali: 26-24, 21-25, 20-25, 20-25.

Note – durata set: 30’, 26’, 26’, 26’; muri punto: Il Bisonte 12, Scandicci 16; ace: Il Bisonte 5, Scandicci 7; spettatori totali 4000.

Non basta il record storico di spettatori per il Bisonte in serie A1: davanti a 4mila tifosi festanti, il derby va ancora alla Savino Del Bene, ma Firenze fa sognare i propri supporters per almeno un set, combattendo poi con il coltello fra i denti fino alla fine contro una squadra indubbiamente costruita per vincere. Calloni e compagne sono partite benissimo, vincendo il primo set con un colpo di coda in extremis dopo essere state anche sul + 8, poi quando le big dello Scandicci hanno cominciato a ingranare si è fatto tutto più difficile: Havlickova (top scorer con 26 punti), Meijners (20 con 4 ace) e Adenizia (17 con 5 muri), si sono dimostrate di un altro pianeta, e pur combattendo con le proprie armi, Il Bisonte non è mai riuscito a rimarginare i break decisivi arrivati più o meno a metà dei successivi tre set, anche a causa di alcuni problemi fisici che hanno condizionato le prestazioni di giocatrici importanti come Calloni e Sorokaite (febbricitante). Svanisce quindi il sogno della qualificazione alla Coppa Italia, ma Il Bisonte chiude il girone d’andata con 11 punti, al nono posto, e può guardare con fiducia al ritorno.

Marco Bracci schiera Bechis in palleggio, Sorokaite opposto, Enright e Bayramova in banda, Melandri e Calloni centrali e Parrocchiale libero. Chiappafreddo risponde con Rondon in palleggio, Havlickova opposto, Cruz e Meijners schiacciatrici laterali, Adenizia e Arrighetti al centro e Merlo libero.

Una super Bayramova inaugura il match con un paio di punti e un bel turno in battuta (4-2), poi si scatena Sorokaite (7-4) e Chiappafreddo ferma subito il gioco: Scandicci prova a rientrare, e allora è Bracci a chiamare il time out sull’8-7, con Il Bisonte che riparte subito alla grande salendo sul 12-7 grazie a un gran turno al servizio di Enright. Nella Savino entrano Zago e Scacchetti per Rondon e Havlickova, ma Melandri allunga sul 15-8 e poi piazza anche primo tempo e muro per il 17-9: le ospiti provano a riavvicinarsi con due ace di Meijners e un muro di Adenizia (18-14), entra Pietrelli per Bayramova in seconda linea ma altri due muri di Adenizia e un ace di Meijners valgono il 18-17. Indre Sorokaite interrompe l’emorragia, poi Enright riallunga con un grande attacco (21-18), ma Havlickova è scatenata e pareggia (22-22). Si procede punto a punto in un finale da paura, un ace di Arrighetti regala il primo set point a Scandicci (23-24), ma Odina lo annulla (24-24) e poi due super murate (una della stessa azera e una di Melandri, che alla fine ne metterà 5 con il 41% in attacco) valgono il meritato 26-24.

Il secondo set è di nuovo caratterizzato da un grande Bisonte a muro (7-5) e proprio un block in di Sorokaite (che chiuderà con 20 punti e due ace) vale il 10-7, anche se la Savino rientra subito (10-10), provocando il time out di Bracci: l’emorragia però non si ferma e il parziale di 0-7 porta al 10-14. Da qui le ospiti riescono a controllare, e nonostante una Firenze sempre orgogliosa e gli ingressi di Pietrelli e Brussa, Meijners chiude 21-25.

Nel terzo set le due squadre si alternano al comando, ma sul 6-8 Bracci chiama time out: adesso Scandicci gioca bene, con un grande livello di muro-difesa, e l’8-12 con nuovo tempo di Bracci ne è la logica conseguenza. E ancora una volta il break è decisivo: la Savino attacca con altissime percentuali, Il Bisonte risponde ma il gap non si rimargina e Meijners mette la pipe del 20-25.

Firenze non molla, nel quarto una positiva Enright (19 punti e il 64% in ricezione) mette due ace di fila, e quando Sorokaite attacca il 6-3 Chiappafreddo chiama time out: la Savino rientra con il muro di Cruz (7-7), poi si gioca punto a punto senza fiato fino al 16-16, quando Meijners e Havlickova riescono a punire in attacco per il 16-19. Bracci chiama time out, ma per la terza volta le ospiti riescono a difendere alla grande il break e Adenizia chiude 20-25.

LE PAROLE DI MARCO BRACCI – “Peccato perché siamo partiti bene e abbiamo approcciato alla grande nel primo set: loro ci hanno agevolato con qualche errore di troppo però noi siamo riuscite a metterle in difficoltà con la battuta e alla fine è stato bello vincere dopo la loro rimonta. Nel corso della gara però alla lunga è venuta fuori la qualità di alcune nostre avversarie, mentre noi abbiamo accusato anche dei problemi fisici che ci hanno impedito di avere alcune giocatrici al meglio, rimanendo penalizzati sul piano del gioco: quando prendevano tre o quattro punti di vantaggio, facevamo molta fatica a rientrare e alla fine abbiamo perso, ma ora dobbiamo pensare a questi 15 giorni di allenamenti e poi da metà gennaio ricominceremo con ancora più grinta. La cornice di pubblico è stata bellissima, la prossima volta cercheremo di farli più contenti”.

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