Vercesi: ‘Piu’ che una squadra siamo una famiglia’
Autore: Lega Volley Femminile
29 Aprile 2008

La Scavolini Pesaro ha vinto la Findomestic Volley Cup: si tratta del primo scudetto della storia del club marchigiano. A guidare il sestetto delle colibri’ al successo e’ stato Angelo Vercesi, 41enne brasiliano al suo primo anno da allenatore, dopo essere stato il preparatore atletico nella scorsa stagione. Il tecnico sudamericano non parla dei singoli elementi della sua squadra, bensi’ del gruppo. ‘Siamo una famiglia piu’ che un gruppo – ha affermato il giorno dopo il successo in gara 3 contro la Despar Perugia -. Ho sempre detto alle ragazze che la pallavolo e’ passione, e loro hanno capito la mia filosofia di vita: pazienza, fiducia, passione, lavoro. Ci vuole tranquillita’, anche nei momenti brutti bisogna sorridere, e’ piu’ facile arrabbiarsi che sorridere’. E questa filosofia ha portato i suoi frutti in casa Scavolini, con uno scudetto ed una coppa Cev, non male per una formazione molto giovane, che esprime in campo un gioco innovativo, molto veloce, e che puo’ aver aperto un ciclo aggiudicandosi il tricolore. ‘Ogni giocatrice e’ cresciuta in questa stagione – prosegue Vercesi – potrei citare Carolina Costagrande che ha dato un grande aiuto alla squadra ma non sarebbe giusto per le compagne. Ognuno e’ cresciuto in qualcosa, chi a livello tecnico e chi a livello caratteriale’.

Vercesi non vuole sentir parlare di individualita’. ‘Siamo una catena: bisogna difendere bene perche’ la Ferretti possa giocare al meglio per le combinazioni al centro, altrimenti anche le stesse Sheilla e Costagrande non potrebbero esprimersi al meglio. Tutti hanno dato il loro contributo a questo successo: dallo staff tecnico, a Ze Roberto che ha avuto fiducia in me, e nella squadra visto che l’ha fatta lui, e’ stato lui il primo a credere in questo lavoro, fino alla societa”. Un gruppo unito che ha avuto la meglio in soli tre incontri di finale sulla esperta Despar Perugia campionessa d’Italia in carica. ‘Loro sono una grande squadra, sono le campionesse d’Europa – prosegue Vercesi – le ho usate molte volte come paragone per le mie ragazze, per la loro grinta ed esperienza, basti vedere come hanno ribaltato in semifinale con la Foppapedretti Bergamo. Sapevamo che tutto era possibile in finale, non potevamo concedergli nulla altrimenti ne avrebbero approfittato. Io ho detto alle mie ragazze di giocare con tranquillita’, sempre col sorriso’.

L’ultimo sguardo va ai Giochi olimpici di Pechino, dove pero’ Vercesi non dovrebbe essere presente come preparatore atletico della Selecao. ‘Ci sono quattro squadre che possono arrivare in finale, e sono piu’ forti delle altre: Italia, Brasile, Russia, Cina. Adesso vedremo in questo inizio di stagione, con il World Grand Prix e gli altri tornei, come andranno le cose’.

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