Terre Verdiane Servizi Italia Fontanellato: i giorni della maturità di Valpiani, tra compleanno e completezza tecnica
Autore: Lega Volley Femminile
1 Marzo 2012

I giorni della maturità e della felicità di Beatrice Valpiani. Oggi, primo di marzo, l’atleta romagnola compie gli anni. Domenica, a Mercato San Severino, in una partita vitale per il morale della squadra la quale dirige, ha sciorinato, da regista del Terre Verdiane Servizi Italia, la prestazione quasi perfetta, nei termini e nei modi i quali, con consapevolezza, desiderava qualche mese fa, in autunno.
Certo, smistamento del gioco, sapiente dosaggio di palle servite, secondo gli attimi opportuni, a schiacciatrici di banda od opposto, insistite interpellanze, come le piace, ai centrali, e, poi, quell’aspirazione concretizzata, nell’obiettivo teso a migliorarsi, di punti conquistati personalmente, direttamente con le proprie mani, non solo assistendo le compagne.
Battendo, murando, colpendo di seconda intenzione. Sul taraflex salernitano, quattro giorni fa, ne ha messi a segno otto. Tre a servizio (la migliore di squadra, nella circostanza), quattro a muro. In mezzo, pure, tanti interventi difensivi. Un surplus. Altro picco di un percorso formativo personale ancora in evoluzione, sempre migliorabile.”Sì, mi sono fatta proprio un bel regalo di compleanno, riuscendo a realizzare, tra l’altro in una gara troppo importante, essenziale, i miei propositi tecnici. Ho perfino difeso tanto, come avevamo programmato, sul loro temibile opposto, la Engle. L’aspetto più esaltante é stata la prestazione collettiva di tutta la squadra, dopo un primo set e mezzo pauroso. Giungendo da quattro sconfitte consecutive, chiunque si sarebbe spento. Sono bastate – confida lei -due o tre palle giuste, anche forse fortunate, per farci risorgere in un modo stupendo, perchè, da lì in avanti, ci siamo espresse davvero a meraviglia. E’ stata una delle migliori nostre prove, se non l’assoluta. E’ stata talmente bella ed emozionante che, quando me la sono rivista in televisione, due giorni dopo, mi sembrava di essere ancora lì, in campo, a giocare, ad esaltarmi”. Avrà anche rivisto, Bea, nell’ambito di quella di gruppo, la sua inebriante esultanza finale, bellissimo spontaneo sfogo liberatorio dell’attenzione manifestata sul campo nel corso dell’incontro, dove la sua autorevolezza matura senza fermarsi.
E’ il primo marzo di un altro anno. Davanti Beatrice Valpiani ha ancora una vita, non esclusivamente da donna, ma pure da atleta, da pallavolista, capace di gestire emozioni, impulsi e fermenti sapendo, contemporaneamente, mantenere la responsabilità e gli oneri attribuiti a una palleggiatrice.

Visualizza sponsor