Riso Scotti Pavia: senz’anima a Piacenza, salvezza più lontana
Autore: Lega Volley Femminile
31 Gennaio 2011

REBECCHI PIACENZA – RISO SCOTTI PAVIA 3-0
25-18 25-18 25-16
Rebecchi Piacenza: Dall’Igna 5, Brussa 15, Dall’Ora 5, Nicolini 9, Tirozzi 4, Scarabelli 14 Ne: Kajalina, Borrelli, Tanturli, Carini, Catena. Libero: Mazzocchi
Allenatore: Mauro Chiappafreddo
Riso Scotti Pavia: Corna 4, Biccheri 2, Kanoh 4, Cvetanovic 8, Bal 6, Frigo 7, Uceda 5, Spinato 1, Fronza, Fiori Ne: Degradi, Libero: Poma
Allenatore: Gianfranco Milano
Arbitri: Antonio Longo e Antonino gennaio

Sfida ad altissimo contenuto adrenalinico quella di Piacenza. Le padrone di casa della Rebecchi si giocano tanto (in primis la concreta possibilità di allontanarsi dalla penultima poltrona), le ospiti della Riso Scotti quasi tutto (perdere vorrebbe dire veder allontanarsi ulteriormente la salvezza). Contro una Piacenza al gran completo, coach Milano deve rinunciare a Brown (non ancora in Italia), a Caroli (ancora out per il problema alla caviglia) e a Mastrilli (influenza). Nelle dodici ecco dunque le giovanissime Alice Degradi, Silvia Fiori e la conferma di Elena Fronza, grande protagonista domenica scorsa a Modena. Ne esce una partita nella quale la Riso Scotti è…assente ingiustificata. Coach Milano mischia le carte, cerca la quadratura di un cerchio che in Emilia è inesistente. Piacenza è superiore in tutto, non c’è un fondamentale non solo che funzioni a dovere ma che almeno arrivi alla sufficienza nella metà campo bianco-blu. Un pomeriggio da cancellare in fretta per cercare una salvezza che ora avrebbe sempre più del miracoloso.

I SET
Chiappafreddo parte con Dall’Igna-Brussa, Nicolini-Dall’Ora, Scarabelli-Tirozzi e libero Mazzocchi. Milano risponde con Corna-Biccheri, Bal-Frigo, Cvetanovic-Kanoh con libero Poma. Kanoh e Brussa aprono le ostilità prima che Dall’Ora muri Cvetanovic e Biccheri spari fuori (3-1). La ricezione pavese soffre e subisce il doppio ace di Scarabelli che mette le ali alle emiliane (8-2). Dentro la giovanissima Fiori come atleta “under” su Biccheri nel giro dietro ma Brussa è immarcabile (10-4). Troppi errori nella metà campo pavese, anche su palle non certo irresistibili; il muro non è mai “compatto” e gli attaccanti di casa hanno solo l’imbarazzo della scelta (16-7). Cvetanovic e Poma si aprono come il Mar Rosso sul servizio di Nicolini, Milano mette Uceda per Kanoh e la peruviana si presenta con un poker personale che porta la Riso Scotti a quota 11 (Piacenza è a 19). La fiammata pavese si spegne subito davanti a Brussa e Scarabelli che scrivono 24-17. Tirozzi serve in rete la prima palla-set, la fast di Nicolini chiude i conti (25-18).

II SET
Milano conferma Uceda nel sestetto al posto di Kanoh ma la partenza del secondo parziale è nel segno di Scarabelli a segno per il 2-0. Biccheri tiene a galla la Riso Scotti (3-2) che però continua a soffrire a muro dove è praticamente assente. La sagra dell’errore continua anche in battuta ma, per fortuna, anche Piacenza non è immune (8-5). Due “free ball” banalissime cadono nella metà campo pavese senza che nessuno intervenga, invasione a rete sull’ennesima ricezione che terminerebbe nell’altra metà campo (a Corna non riesce il miracolo), Poma si fa beffare ancora da un tocco al limite dei nove metri e siamo 12-6. Dentro Kanoh per Biccheri ma Brussa imperversa. Dentro anche Spinato per Corna ma il ritardo è sempre di sei punti che diventano addirittura 8 quando Scarabelli gioca con le mani a muro di Kanoh (16-8). Nemmeno il time-out tecnico serve per turare qualche falla, i punti di Cvetanovic e Bal sono il classico secchiello che non serve quando la nave è per metà sott’acqua (18-11). Pavia è un pugile stretto alle corde: ogni pugno fa male e i pugni arrivano da tutte le parti (prima e seconda linea, muro, “free ball”) senza che la Riso Scotti dia segni di vita (23-14). Kanoh insegue il miracolo ma la speranza bianco blu si spegne sull’ennesima palla innocua della Rebecchi: il flipper Frigo-Poma-Uceda non riesce nemmeno ad arrivare alla rete (25-18).

III SET
I tifosi pavesi, fin qui caldissimi nonostante la prova incolore delle loro beniamine, invitano le Riso Scotti a tirare fuori almeno l’orgoglio. Milano conferma Spinato in regia spostando Cvetanovic opposta con Uceda e Kanoh in banda. Frigo scarica tutta la sua rabbia sul primo tempo che apre il parziale (0-1). La reazione è tutta qui: a Piacenza è sufficiente svolgere il “compitino” senza errori per volare 4-1 e costringere Milano al time-out. Sul 6-1 il tecnico pavese si affida a Fronza per Bal ma la musica è sempre la stessa (7-1). Ci vuole un errore di Brussa per muovere il punteggio della Riso Scotti e arrivare alla sospensione tecnica (8-4). Gli arbitri si adeguano al livello della partita: l’ace di Spinato che varrebbe il -1 (siamo 11-9) viene valutato fuori dal primo arbitro che smentisce il collega e i giudici di linea e immediata arriva l’evidentissima compensazione del secondo che si inventa letteralmente un’invasione contro la Rebecchi che è comunque molto più “presente” delle ospiti (16-12). Dall’Ora alza la saracinesca a rete (tre muri punto di fila), la Riso Scotti non ne azzecca più una nemmeno per sbaglio nonostante il rientro di Bal e gli ingressi di Corna e Biccheri per Spinato e Cvetanovic (20-12). La Rebecchi passeggia e il muro di Nicolini sigilla definitivamente il 25-16 per una vittoria meritatissima.

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