Pomì Casalmaggiore: il bilancio del 2013 nelle parole del presidente Massimo Boselli Botturi
Autore: Lega Volley Femminile
5 Gennaio 2014

E’ andato in archivio un anno storico per la Vbc Pomì Casalmaggiore e come in tutte le case che si rispettino anche in quella rosa non poteva mancare il tradizionale consuntivo. L’anno che ci ha lasciato sarà sicuramente ricordato come quello dell’approdo in A1, punto d’arrivo della scalata iniziata solo cinque anni fa partendo dalla B2 e giunto quindi bruciando tutte le tappe ed andando oltre le più ottimistiche previsioni. Un bilancio a trecentosessantagradi non poteva che essere stilato dall’anima di un gruppo dirigenziale che è andato crescendo di pari passo con la squadra, il Presidente Massimo Boselli Botturi.

“Certo, il colore rosa lo portiamo sulle nostre maglie e indubbiamente abbiamo un approccio rosa alla vita – spiega la massima carica della Vbc – ma nessuno avrebbe potuto immaginare una simile scalata nel panorama della pallavolo nazionale, eravamo tra le prime 200 società italiane e ora siamo tra le prime 5. Un balzo incredibile, frutto dell’impegno, del lavoro e del sacrificio di tante persone, dirigenti, sponsor, tecnici, atlete, tifosi. Le prime partite di B2 ci trovavamo in una cinquantina di persone alla Baslenga di Casalmaggiore, a Santo Stefano ce n’erano quasi duemila al PalaPomì di Viadana a vedere la squadra contro la Liu Jo Modena”.

Se non è un miracolo poco ci manca. E dal punto di vista dei risultati? “La stagione 2012-2013 è quella che ci ha portato in Serie A1 ma ha anche regalato alcune delusioni in quanto in A2 la squadra non ha saputo sviluppare le grandi potenzialità che aveva. E, comunque, noi alla VBC Pomì siamo convinti che la promozione ce la siamo guadagnati sul campo, chi ha orecchie per intendere intenda…”

Quale il segreto del successo della Vbc Pomì? “Nessuna ricetta può prescindere dalla qualità degli ingredienti. Lo stesso è in una società sportiva di massimo livello: la differenza la fanno le persone che la compongono, con la consapevolezza che nessuno è indispensabile ma tutti importanti per la mission. Credo che la forza della VBC Pomì sia nell’esser riuscita a mettere insieme un gruppo coeso di dirigenti: una trentina di persone che mettono a disposizione della società tempo libero, professionalità e la loro passione per la pallavolo. Ormai siamo una “macchina” rodata e ognuno sa cosa deve fare. E’ uno spettacolo vedere come in poco tempo la palestra di Viadana si trasforma nel PalaPomì che può ospitare duemila persone. E poi, altrettanto velocemente, tutti gli allestimenti vengono tolti e i dirigenti si ritrovano insieme a cena. Penso che poche società in Serie A possano disporre di questo valore aggiunto. L’altra nostra forza è rappresentata dagli sponsor, aziende del territorio casalasco e viadanese, ma alcune anche di ambito nazionale, che ci sono fedeli e ci hanno spinto verso questa crescita esponenziale in pochi anni. E gli imprenditori sono diventati i primi tifosi, i primi nostri sostenitori”.

Cosa fare, dunque, per preservare questa isola felice? ”I modelli che funzionano vanno preservati e non alterati. Il modello VBC va difeso senza aggiunta di elementi dannosi. Nella consapevolezza che ogni società sportiva vive di cicli, ascesa, maturità e calo, in attesa di una nuova ascesa. La VBC è entrata nella fase della maturità che ci auguriamo sia lunga e ricca di soddisfazioni”.

L’A1 traguardo prestigioso, come possiamo definire i primi mesi nella massima categoria nazionale? “Possiamo archiviarli in maniera soddisfacente, l’esame può dirsi superato. Siamo strutturati per essere protagonisti in questa categoria. Possiamo e dobbiamo migliorare ma a pieno titolo la società e la squadra sono da A1. Che la società fosse pronta ne ho avuto la certezza la scorsa estate durante il mercato per allestire l’organico: atlete e procuratori avevano un’alta considerazione della VBC Pomì e solo una delle atlete contattate per far parte della squadra 2013-2014 ha declinato il nostro invito. Per una matricola tanta roba!”.

Come stanno rispondendo Casalmaggiore e Viadana a questo exploit? “Casalmaggiore e Viadana sono le nostre naturali’case’. Mi spiace solo per quanto poco l’amministrazione comunale di Casalmaggiore stia facendo – e non mi riferisco ad un palazzetto nuovo al quale non ho mai creduto – per una realtà come la VBC Pomì, forse non capendo la portata economica, di interesse e visibilità nazionale che comporta una squadra di Serie A1. Con il Comune di Viadana siamo invece riusciti a instaurare un fruttuoso dialogo, siamo ospiti, ma accolti bene”.

Aspettative per il 2014? “Ho grande fiducia nella squadra che abbiamo allestito per questa stagione 2013-2014, è giovane ma molto talentuosa, continuando a giocare insieme può solo crescere. I risultati non sono certo mancati, chiudiamo il 2013 con un superlativo quinto posto in classifica e con la consapevolezza di aver regalato qualche punto per strada. Abbiamo fatto un ottimo precampionato, le partite vere sono iniziate con Piacenza e Bergamo e sono stati dolori ma poi impagabili sono state le emozioni contro Busto e Ornavasso. Credo che la squadra, tecnici compresi, abbia bisogno solo di maggiore consapevolezza dei propri mezzi e di un pizzico di cattiveria in più, ma verranno strada facendo. Ricordiamoci che questa squadra ha un’età media di 22 anni, sono ragazze che avranno un grande futuro”.

Parole di chi crede ciecamente nel lavoro di una società e di una squadra che possono approcciarsi al 2014 con rinnovati stimoli e guardare ad un futuro tinto di ‘rosa’.

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