Obiettivo Risarcimento Vicenza: una Squadra per la Squadra. Chi lavora dietro le quinte per le ragazze biancoblù
Autore: Lega Volley Femminile
2 Luglio 2015

Per una società il lavoro dello staff – e in staff – è una componente fondamentale e quello dell’Obiettivo Risarcimento Vicenza è decisamente vincente, visto che la maggior parte lavora insieme fin dall’inizio dell’avventura quattro anni fa e forse è stata proprio questa l’arma in più, vista la massima fiducia reciproca tra le parti.

Completato il roster per la prossima stagione, ancora una volta il presidente Grison e il Team Principal Rossetto hanno confermato in blocco tutti i lori collaboratori, tutti vicentini doc.

Adriano Cisotto – secondo allenatore: “Quella scorsa è stata una bellissima stagione, chiusa ancora meglio… sinceramente, visti i tanti infortuni lungo il percorso, prevedere un finale così era difficile, ma tutto è andato nel verso giusto nei momenti decisivi. L’A1 per tutti noi sarà un’esperienza nuova e non vedo l’ora che inizi! Per commentare la squadra aspetto di vedere le ragazze al lavoro perché molte le conosco solo di nome, ma le scelte di mercato si sono dimostrate adeguate agli obiettivi e sono sicuro che lo saranno anche questa volta”.

Alessandro Delia – assistente allenatore: “La promozione brillante dell’ultima stagione ha dimostrato ancora una volta l’abilità programmatica di questo Club, che dal 2011 ha sempre centrato l’obiettivo stagionale. Essere membro dello staff tecnico per il quinto anno consecutivo mi rende particolarmente orgoglioso perché, nonostante i tanti che si sono proposti per far parte di una panchina di serie A1, la Società ha scelto ancora una volta me. Anche quest’anno il nostro Team Principal ha allestito una rosa che vanta qualità tecniche importanti in ciascun elemento, non solo nell’ipotetico sestetto titolare. Credo che questo sia un po’ il leitmotiv delle ultime stagioni, nelle quali abbiamo utilizzato con continuità ogni atleta a disposizione, coltivando una certa elasticità tattica e mantenendo viva la tensione agonistica in allenamento. Sono davvero ansioso di cominciare a lavorare su questo gruppo, che secondo me ha grandi potenzialità tattiche”.

Jacopo Palazzi – scoutman: “Quella scorsa è stata una stagione che porterò sempre nei miei ricorsi per le grandissime emozioni provate, una stagione che per me è stata importante anche per la grande esperienza che ho fatto, che mi ha permesso di continuare ad imparare e migliorare. La mia fortuna è di lavorare con uno staff incredibile fatto di persone con le quali c’è un bell’affiatamento, si lavora bene e ci si diverte pure. A tal proposito un grazie particolare va ad Alessandro che considero il mio “maestro”, mi supporta e mi sopporta, senza il quale non sarei qui dove sono ora. Per quanto riguarda la prossima stagione, la squadra è stata rivoluzionata ma spero di trovarmi bene anche con le ragazze nuove come è stato per i due anni precedenti. Sarà un anno difficile ma le motivazioni per affrontarlo non mi mancano. La felicità di essere nella massima serie è tanta e sono curioso di confrontarmi con scoutman di altissimo livello e continuare a migliorarmi. Ora non vedo l’ora di finire gli esami universitari e poi mi godrò le vacanze per arrivare carico all’inizio della stagione”.

Carlo Recher – preparatore atletico e professional conditioning: “Sono stati 3 anni unici a tutti gli effetti: 2 promozioni in 3 anni non è cosa semplice, solitamente ci vogliono più stagioni di approccio prima di vincere… abbiamo fatto veramente qualcosa di straordinario. Per quanto riguarda il futuro, invece, vogliamo continuare a lavorare per costruire un gruppo forte con una mentalità vincente, che abbia una forte molla motivazionale nel rispetto… essere a tutti gli effetti un gruppo vincente”.

Claudio Salvato – fisioterapista: “L’ultima stagione è stata una cavalcata strepitosa, ricca di grandi emozioni… come del resto che ci ha seguito sa. Quando ho iniziato non pensavo che l’A1 arrivasse in così pochi anni… ma nello sport bisogna crederci, crederci sempre e fino in fondo… lo abbiamo fatto noi lo ha fatto anche il Sassari nel basket: i sogni si possono avverare, specialmente per chi crede in quello che fa e fa di tutto per raggiungere l’obiettivo. L’A1 sarà una passerella importante e sono onorato di esserci, non posso altro che ringraziare il presidente e tutta la società”.

Alida Pretto – addetto stampa e team manager: “Quando ho detto di sì al progetto dell’Obiettivo Risarcimento sinceramente non mi aspettavo di arrivare fin qui, dopo il primo anno però – una volta conosciuto veramente l’ambiente – ho iniziato a sognarlo, uno di quei sogni che infondo sai che diventerà realtà e che non se ne starà per sempre dentro un cassetto… So di essere un po’ atipica rispetto ai “colleghi” delle altre squadre e di vivere le partite in un modo “esuberante”, ma non riesco a guardare una partita senza farmi trasportare. Ho avuto la fortuna di fare della mia passione il mio lavoro, ma questo non significa che debba rinunciare ad essere una tifosa, anzi, ho un motivo in più per esserlo e sono felice di far parte nel mio piccolo di questa famiglia. Il 5 giugno 2013 e il 6 maggio 2015 per me saranno due date indelebili in ogni senso, visto che me le sono fatta tatuare. So che l’A1 è un altro mondo, ma farò del mio meglio per ripagare la fiducia della società”.

Nelle ultime stagioni a dare una mano durante gli allenamenti e in trasferta anche Cudic F. Kin: “E’ stato un anno molto positivo grazie al lavoro dello staff e delle ragazze, abbiamo lavorato duro per un obiettivo e lo abbiamo raggiunto”.

Adesso che Vicenza è nell’Olimpo del Volley, lo staff dell’Obiettivo Risarcimento si allarga: in biancoblu è infatti arrivato anche Luca Dibello, che svolgerà il ruolo di massaggiatore e aiuto preparatore atletico. Istruttore di palestra, Luca è laureato in scienze motorie proprio con una tesi riguardante la preparazione fisica nella pallavolo: “Con Delio avevo già parlato lo scorso anno e ci eravamo salutati con la promessa che ci saremmo risentiti in caso di promozione… così è stato. Sono ovviamente contento e per me sarà la prima esperienza di alto livello: quello che prima rappresentava un punto di arrivo, adesso sarà un punto di partenza per continuare a crescere”.

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