Monte Schiavo Banca Marche Jesi: l'analisi della partita giocata contro l'Asystel
Autore: Lega Volley Femminile
21 Ottobre 2003


Monte Schiavo BdM – Novara 0-3 (21-25, 15-25, 15-25). Le scelte di Cuccarini, tra infortuni (Togut) e convocazioni in nazionale, erano in pratica obbligate: Sliwa in palleggio, Nagy opposta, Petkova e Ritschelova al centro, Roll e Shaposhnikov schiacciatrici, Wu Dan libero. Dall’altra parte della rete, l’unica a mancare era il libero Cardullo ma la sua assenza era ben rimpiazzata da Sun Yue. Nonostante tutto, le jesine lottavano generosamente ed almeno nel primo set la gara offriva spettacolo ed emozioni. Le piemontesi prendevano fin dai primi scambi il controllo delle operazioni e volavano via 4-10 senza troppa fatica. Spinta da un pubblico caloroso la Monte Schiavo aveva una reazione d’orgoglio che le permetteva di impattare (10-10 muro di Nagy su Pirv). Addirittura Roll e compagne andavano in vantaggio grazie ad un colpo out di Pirv. A riportare tutti alla dura realtà erano tre bordate di Glinka, fin lì in ombra. La schiacciatrice polacca mostrava a tutti di essere la miglior giocatrice europea e in un baleno ci si ritrovava sul 14-17. La prova di forza di Novara non spaventava le prilline più che mai decise a vendere cara la pelle ed un muro di Petkova su Pirv (19-20) faceva sognare il pubblico. He Qi a quel punto, pescava dal suo mazzo De Carne che risolveva ogni problema. La prevedibile sconfitta aveva un effetto negativo sulla Monte Schiavo, che rientrava in campo rassegnata e sicuramente meno battagliera. Il rapido 6-1 delle ospiti non lasciava grande spazio ai sogni i gloria e non bastava una generosissima Roll, ultima ad alzare bandiera bianca. Con un muro praticamente inesistente ed un attacco sterile (appena il 19%) le prilline si consegnavano all’Asystel che invece, non aveva alcuna pietà di un avversario nettamente inferiore.  Forse Sylvia Roll avrebbe voluto festeggiare diversamente la sua prima volta con i gradi di capitano. L’assenza di Manù Leggeri le ha assegnato questa responsabilità e lei ha onorato il ruolo, credendo in un risultato positivo fino all’ultimo. “Abbiamo provato a fare il massimo – risponde la tedesca – perché sapevamo che questa era una partita molto importante e soprattutto perché eravamo senza le tre italiane. Abbiamo dato tutto quello che avevamo, anche se non per l'intero corso della gara e questo alla fine ha fatto la differenza. Mi dispiace perché avevamo iniziato veramente bene, ma nei due set finali è andata molto male la ricezione, cosa che nelle ultime due partite era stato un punto di forza. Questa volta abbiamo perso tanti palloni, anche se in attacco siamo state più aggressive”.

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