Minetti Vicenza: nuove adesioni alla partecipazione diffusa, Assirelli racconta l’emozione delle prime gare in A1
Autore: Lega Volley Femminile
28 Gennaio 2009

Un nuovo socio vicentino scende in campo con la Minetti acquisendo alcune quote dell’aumento di capitale della Joy Volley Vicenza: Mattia Ierardi, 29enne ristoratore e da quasi due anni gestore del bar del PalaRewatt ha deciso di aderire al progetto di partecipazione diffusa della società che ha già coinvolto semplici tifosi e simpatizzanti illustri tra cui il senatore Filippi e il sindaco Variati, enti sportivi e associazioni come Csi e Fidas Vicenza, sia in provincia che in tutta Italia.

“Lo sport mi è sempre piaciuto e ho colto questa opportunità per dare una mano a un club che con la sua lunga militanza in serie A1 e le sue vittorie ha fatto la storia dello sport vicentino” ha spiegato Ierardi, che con la famiglia gestisce il ristorante All Blacks – Al Portego a Ospedaletto e il bar Champion all’interno del Centro Sport Palladio. “In questi mesi poi anche con le giocatrici che vedo quotidianamente al palazzetto si è creato uno splendido rapporto umano. Spero che per loro la vicinanza e l’affetto dei tifosi e dei nuovi soci possano essere uno stimolo in più per finire bene questo campionato e centrare la salvezza”.

ALTRA ADESIONE. Intanto anche il vice-presidente della Minetti Claudio Bianchi sta lavorando per allargare la famiglia di appassionati che vogliono diventare anche “proprietari” del club con delle quote di partecipazione minime di 500 euro. Questa la lettera ricevuta dai giorni scorsi da parte della mamma di una giovane atleta di una squadra affiliata al network Joy VolleyCenter:

“Ciao Claudio, sono riuscita a fare il bonifico per diventare socia della Joy Volley Vicenza, ancora grazie per essere sempre attento a tutte le ragazze, non so davvero come fai… Spero che questo piccolo aiuto serva a farvi capire dalle persone semplici come noi quanto il lavoro che fate sia apprezzato e quanto si veda la serietà e la gioia con cui lo affrontate. Quindi uniamoci tutti, stringiamo i denti e avanti tutta perchè il futuro e queste ragazze (le giovani soprattutto) hanno bisogno di voi!!! Ringrazia il presidente ancora per averci accolto quel giorno con tanta simpatia e buonumore nonostante tutte le preoccupazioni di lavoro e di salute che aveva. Un abbraccio a te e a tutta la grande famiglia Joy Volley Vicenza”.

ASSIRELLI RACCONTA LE PRIME GARE IN A1. Sono già 3 le presenze in serie A1 di Flavia Assirelli, una delle più giovani nella rosa della Minetti Vicenza assieme a Ensabella e a Gomiero. Nelle ultime tre trasferte a Cesena, Jesi e Novara, complice anche l’assenza per infortunio di Devetag, la diciottenne di Malo è sempre stata utilizzata come cambio da coach Baraldo. E oggi ci racconta le sue primissime esperienze nel massimo campionato.

“L’emozione è grandissima, di fronte ho trovato delle campionesse che prima potevo solo ammirare… Sono molto felice di avere la possibilità di allenarmi con la prima squadra e di andare in panchina in A1. Non mi aspettavo però che mi capitasse già di giocare, per me vuol dire tanto già stare con la serie A durante la settimana e dare il massimo per aiutare la squadra in allenamento”.

Cosa cambia tra giocare in B2 e in A1?

“La differenza è tantissima, devo ringraziare le ragazze che mi hanno aiutato a mettermi a mio agio in campo e anche le mie compagne della B e i miei amici che mi seguono e mi incoraggiano. Il primo punto a Jesi con Simona Rinieri dall’altra parte della rete è stata una grande emozione! In A1 la lettura a muro è più difficile e la velocità di gioco molto maggiore. Inoltre viene curata molto di più la parte tattica con il video, che facciamo anche in serie B, ma che qui è molto più dettagliato con più informazioni da memorizzare. In più c’è la tensione di giocare in serie A, davanti a palazzetti pieni di spettatori e in partite che per noi sono fondamentali in chiave salvezza. L’esordio in campionato è stato un piccolo traguardo, ora spero di continuare a far bene con la Novello Cama Edil in serie B e quando serve di poter dare una mano alla Minetti”.

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