Master Group Sport Volley Cup A1: la Pomì vince a Firenze e torna al secondo posto, la Igor si assicura il quarto con il 3-0 a Piacenza. Ok Montichiari e Busto, l’ultimo posto per i Play Off si assegnerà in volata
Autore: Lega Volley Femminile
26 Marzo 2016

Sei vittorie esterne nella 25^ giornata della Master Group Sport Volley Cup di Serie A1 Femminile. Sei vittorie esterne che mutano alcuni equilibri nella classifica della Regular Season, a un solo turno dal termine: la Pomì Casalmaggiore passa 3-0 in casa de Il Bisonte Firenze e si insedia in seconda posizione, sorpassando la Nordmeccanica Piacenza, sconfitta in casa per 3-0 dall’Igor Gorgonzola Novara. Le azzurre si assicurano matematicamente il quarto posto, grazie al contemporaneo scivolone della Liu Jo Modena al PalaPanini contro la Foppapedretti Bergamo, che dunque prolunga la striscia positiva dopo il trionfo di Coppa Italia. Nonostante la vittoria, le rossoblù si vedono superate dalla Savino Del Bene Scandicci, salita in sesta piazza con i tre punti conquistati a Vicenza. Si deciderà in volata la ottava e ultima squadra che parteciperà ai Play Off Scudetto: 3-0 per la Metalleghe Sanitars Montichiari a Bolzano, 3-1 per la Unendo Yamamay Busto Arsizio contro il Club Italia. Le bresciane conservano un punto di vantaggio sulle farfalle, ma nell’ultimo turno di Regular Season osserveranno il turno di riposo. Tutto in mano dunque alle bustocche, che dovranno necessariamente vincere, con qualsiasi punteggio, contro Piacenza.

IL BISONTE FIRENZE – POMI’ CASALMAGGIORE 0-3 (18-25, 16-25, 23-25)
Il Bisonte Firenze non riesce a conquistare né set né punti contro una Pomì Casalmaggiore arrivata al Mandela Forum con l’intento di non regalare niente: la squadra di Barbolini, ancora in lotta per il secondo posto nella Regular Season, ha giocato una partita solida, e Firenze è riuscita a contrastarla solo nel terzo set, che con un pizzico di fortuna in più forse sarebbe potuto andare a Calloni e compagne. Prima del match è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle 13 giovani ragazze partecipanti al progetto Erasmus morte in Spagna e delle vittime di Bruxelles dei terroristi dell’ISIS.

Francesca Vannini sceglie Bechis in palleggio, Turlea opposto, Pietrelli e Usic in banda, Calloni e Krsmanovic centrali e Parrocchiale libero, mentre Barbolini risponde con Lloyd in palleggio, Kozuch opposto, Piccinini e Tirozzi schiacciatrici laterali, Stevanovic e Gibbemeyer al centro e Sirressi libero.

Casalmaggiore parte subito con due muri (0-2), e l’handicap pesa anche se Pietrelli fa subito vedere la sua grinta con tre attacchi vincenti (5-7). La Pomì però alza ancora il muro (sei totali nel set), su cui Il Bisonte sbatte finchè sul 5-10 Francesca Vannini non chiama time out: le sue istruzioni però non sortiscono effetto, più che altro perché le percentuali in attacco sono bassissime, e allora la coach gigliata sul 6-15 prova Vanzurova per Turlea. L’impatto della ceka è buono (quattro i suoi punti fino al 14-21), anche se lo svantaggio è troppo ampio e Tirozzi chiude 18-25.

Nel secondo set rimane in campo Vanzurova per Turlea, ma dopo un buon inizio di Firenze è di nuovo Tirozzi ad allungare (2-5) e a costringere Vannini al time out. Il muro Pomì torna a far male (2-7), entra Perinelli per Pietrelli, ma l’emorragia non si ferma e al time out tecnico il punteggio è 4-12: difficile a questo punto recuperare, Il Bisonte ci prova ma Casalmaggiore è implacabile e un pallonetto di Lloyd vale il 16-25.

Nel terzo torna Turlea da opposto, con Vanzurova in banda insieme a Usic, ma ancora una volta la Pomì non si fa passare a muro e approfitta di tutti gli errori di Firenze, salendo 0-5. Sul 2-7 rientra Pietrelli per Vanzurova, una reazione d’orgoglio riporta le bisontine sul 6-7, e poi un fallo di seconda linea di Kozuch vale l’8-8 e il time out Barbolini: le ospiti si rimettono in sesto con un paio di muri (9-12), Turlea entra in partita e riesce a riportare Il Bisonte in parità (15-15), ma basta un attimo e uno splendido ace di Tirozzi significa il nuovo + 3 (16-19). La squadra di Francesca Vannini non vuole mollare, ed è Usic a trovare la nuova parità a 21: Barbolini inserisce Bacchi per Piccinini, il possibile 23-22 firmato Pietrelli diventa 22-23 quando gli arbitri valutano in campo il muro su di lei della Pomì, e dopo l’ace di Gibbemeyer (22-24) Turlea ha la forza di annullare il primo match point (23-24), prima del sigillo definitivo di Stevanovic (23-25).

“Abbiamo carburato troppo tardi – ammette Carmen Turlea -. A inizio partita ho fatto parecchia fatica, non riuscivo a trovare spazio per mettere palla a terra. Nel terzo set sono entrata più spensierata, ho guardato dalla panchina dove passare e sono riuscita ad aiutare la mia squadra. Un bilancio di quest’anno? Non è andato bene nulla, eravamo partite con grandi aspettative, pensavamo di poter crescere rispetto all’anno scorso. E invece è stata una stagione difficile, in cui nemmeno la fortuna ci ha assistito. L’ultima giornata con Conegliano? Dovremo fare quel che si può, senza dimenticarci che l’obiettivo è divertirci e far divertire chi ci guarda”.

“Ci tenevamo molto a rientrare bene, a una bella prestazione per ricominciare dopo la delusione di Coppa Italia – afferma la capitana Valentina Tirozzi -. Abbiamo ancora un po’ di rammarico per aver buttato via la semifinale contro Bergamo, meriti a loro e demeriti a noi. Ma guardiamo avanti, ci aspettano i Play Off e la Final Four di Champions League, vogliamo arrivarci in forma perfetta. Sabato prossimo dovremo stare attente al Club Italia, squadra di grande talento. Dobbiamo pensare al nostro gioco, spesso siamo noi a complicarci la vita, invece a prescindere da chi ci troviamo di fronte dobbiamo esprimere come sappiamo”.

NORDMECCANICA PIACENZA – IGOR GORGONZOLA NOVARA 0-3 (23-25, 23-25, 20-25)
Splendida vittoria per la Igor Volley di Marco Fenoglio, che espugna Piacenza con un netto 0-3 e compie un passo importante nella rincorsa al quarto posto in vista dei playoff. Trascinate da una Malesevic in forma scintillante (la serba è stata premiata con merito Mvp del match), ciliegina sulla torta di una prestazione di squadra ad altissimo livello, le azzurre hanno portato a tre il filotto di successi consecutivi dopo quelli ottenuti, entrambi al tie-break, con Busto Arsizio e Bergamo.

Senza Meijners, infortunata, Piacenza si affida a Bianchini opposta a Ognjenovic, Bauer e Belien al centro, Sorokaite e Marcon in banda e Leonardi libero; nuovo assetto per Novara: Fenoglio schiera Fawcett opposta a Signorile, Guiggi e Chirichella al centro, Fabris e Malesevic in banda e Sansonna libero.

La partita è subito accesa, con Bauer e Malesevic (3-4) che duellano e Novara che trova il primo break a cavallo del timeout tecnico con Chirichella (primo tempo, 10-12) e Fabris (maniout, 10-13). Piacenza rientra, Fabris trova l’ace del 14-16 e Fawcett il muro del +3 sul 16-19 prima che le padrone di casa ribaltino con Bianchini (20-19). Nuovo break azzurro con Malesevic, poi Fawcett e Fabris avvicinano il traguardo con l’errore in battuta di Valeriano che vale il set ball azzurro. Chiude Cruz, al secondo tentativo, appena entrata in campo (23-25).

Piacenza prova a reagire ma è ancora Malesevic, sontuosa, a firmare il 5-7 con tre punti in pochi scambi e dopo l’ace di Bianchini (7-7), sono Fabris (lob, 7-9) e ancora Malesevic a portare le squadre al timeout tecnico sul 7-12. Guiggi mura Sorokaite (9-15), Belien manda out (13-20) e Fabris in pipe fa 16-23, mentre tra le ospiti Gaspari si affida a Melandri e Pascucci. Novara cala l’attenzione e le emiliane rientrano clamorosamente fino al 23-24 (errore in attacco di Fawcett) poi, dopo il timeout di Fenoglio, chiude Fabris in diagonale (23-25).

Si riparte con Melandri titolare al posto di Bauer, Fawcett a muro fa subito il vuoto (3-6) e costringe al timeout Gaspari. La reazione di Piacenza culmina nel 6-7 (errore di Guiggi), poi Novara scappa via con Fabris (top scorer del match coi suoi 15 punti) sull’8-12 al timeout tecnico e al rientro in campo Gaspari ferma di nuovo il gioco sul 9-15 (errore in attacco di Sorokaite). Le emiliane non reagiscono più: Guiggi inchioda la fast 14-19, Fabris trova la parallela del 17-22 e dopo l’ultimo tentativo di reazione di Sorokaite (20-23) l’errore in battuta di Melandri e la diagonale vincente di Malesevic valgono il 20-25.

CLUB ITALIA – UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 1-3 (22-25, 25-22, 20-25, 22-25)
Tutto secondo pronostico nella penultima giornata di regular season, con Unendo Yamamay e Metalleghe Sanitars Montichiari vittoriose su Club Italia e Sudtirol Bolzano per 3-1 e 3-0 rispettivamente. La squadra bresciana precede sempre le farfalle di un punto e dunque la UYBA sarà chiamata a vincere (anche per 3-2) sabato prossimo al Palayamamay contro Piacenza, sfruttando il turno di riposo di Gioli e compagne per acciuffare l’agognato ottavo posto.

La partita di questa sera, pur non offrendo grandi contenuti tecnici, ha messo in evidenza la tenacia del gruppo biancorosso, che raggiunto sull’1-1, ha poi dovuto faticare e non poco per avere la meglio sulle avversarie. Per la UYBA, in campo con Fondriest per Thibeault dal primo minuto e con Degradi per Papa (fuori per un dolore all’inguine) dal terzo set, ottima Karsta Lowe, vera mattatrice del match ed autrice di 27 punti (52% in attacco); bene anche Fondriest con 12 (69%, 3 muri). Per le azzurre Paola Egonu la top scorer con 13. Da segnalare infine i 16 muri messi a segno dal Club Italia (8 Danesi).

Grande affluenza al PalaYamamay, con circa 1800 spettatori presenti: si tratta naturalmente del record stagionale. Il Club Italia, senza Piani e Botezat, lascia inizialmente in panchina Egonu e schiera D’Odorico e Guerra come schiacciatrici con Orro in palleggio e Zanette opposto. Non c’è Marco Bonitta, impegnato con le Nazionali giovanili. La Unendo Yamamay schiera al centro Fondriest al posto dell’influenzata Thibeault; per il resto il sestetto è quello base, con Papa e Rousseaux schiacciatrici.

Prima della partita due momenti di grande emozione: l’esecuzione dell’Inno alla Gioia, inno ufficiale dell’Unione Europea, in onore delle vittime degli attentati terroristici di Bruxelles, e il minuto di silenzio in ricordo delle studentesse italiane rimaste uccise in un incidente stradale in Catalogna. In segno di cordoglio anche il campo di gioco del PalaYamamay è stato listato a lutto con uno speciale adesivo.

Il primo set inizia in assoluto equilibrio: a segno Guerra e Zanette per il 6-6. La Unendo Yamamay prova a staccarsi sul 7-9 grazie a un’invasione azzurra e allunga 8-11 approfittando di un errore di formazione; Orro accorcia subito (10-11) e sul servizio di Guerra arriva la parità a quota 13. Busto Arsizio riprende comunque un piccolo margine con Lowe sul 14-16 e sempre l’opposto statunitense firma il 15-18 con due punti consecutivi. Lucchi prova il doppio cambio con Malinov ed Egonu (schierata in posto 2), ma il parziale resta aperto fino al 15-20; da qui il Club Italia mette a segno tre muri di fila con Berti, Guerra ed Egonu, costringendo Mencarelli al time out sul 18-20. Al rientro in campo le azzurre tornano sotto fino al 20-21 con un altro muro di Danesi, ma ci pensa Fondriest con attacco e muro a procurare tre set point alle bustocche (21-24); il primo lo annulla Danesi, sul secondo è ancora la centrale a chiudere.

Il Club Italia parte forte nel secondo set e si porta avanti 4-2 con un ace di Guerra, poi 6-3 e 7-4 con i muri decisivi di Danesi. Mencarelli chiama time out, ma Guerra allunga fino al 10-5 e Orro trova il massimo vantaggio sull’11-6. Papa accorcia le distanze con l’ace del 14-11 e Lucchi ferma il gioco; al rientro D’Odorico consolida il vantaggio sul 17-12. Busto però resta in scia con Pisani (18-15) che realizza anche l’ace del 19-17; Lowe, nonostante il time out chiamato dal coach azzurro, completa la rimonta per il 20-20, e Papa firma il sorpasso. In campo Egonu, che dal 20-21 contribuisce in modo determinante alla rimonta per il 24-21, con un attacco e un muro. Nell’occasione del set point si infortuna Papa, che esce per lasciare il posto a Degradi, e proprio la neoentrata manda out la battuta del 25-22.

Degradi si riscatta in avvio di terzo set: proprio sul suo servizio arriva il break che dal 3-4 conduce la Unendo Yamamay direttamente al 3-9. Lucchi corre ai ripari fermando il gioco e inserendo prima Egonu, poi Malinov; Rousseaux allunga comunque fino al 4-11. La battuta di Egonu tiene in corsa il Club Italia, che dal 6-13 risale al 10-13 con il muro vincente di Guerra; Busto però si stacca di nuovo con Degradi (11-17). Le azzurre provano ancora a risalire con il muro di Berti, che sigla il 14-17, e con Egonu (16-19), anche se Busto risponde colpo su colpo; Danesi a muro sigla il 19-22, Orro piazza il pallone del 20-23 ma Pisani e Degradi chiudono i conti.

C’è Egonu nel sestetto titolare delle azzurre per il quarto set. Qualche problema in avvio con l’arbitro che mostra un cartellino rosso alla panchina del Club Italia, dopo il giallo del set precedente (1-2), e Lowe che piazza l’ace del 2-5. Berti prova subito a ricucire, ma ci vogliono la battuta di Egonu e le grandi difese di Spirito per propiziare la rimonta: dal 5-7 all’11-7 con i punti decisivi di D’Odorico. Mencarelli inserisce Cialfi in regia, ma sul servizio di D’Odorico il vantaggio azzurro arriva fino al 14-8; Guerra firma il 15-10 e Orro vince il contrasto del 16-11. Busto accorcia le distanze con Fondriest, e quando Degradi pesca l’ace del 17-15 Lucchi deve fermare il gioco; Rousseaux però mette a segno il 18-17 e un fallo fischiato a Orro completa la rimonta ospite sul 19-19. Finale in volata: sul 21-20 Lowe firma tre punti consecutivi, portando in vantaggio Busto. Berti riduce le distanze, ma sul 22-23 due errori di Guerra ed Egonu chiudono la gara.

Cristiano Lucchi: “L’approccio è stato quello giusto, le ragazze hanno raccolto i frutti di una settimana di lavoro ben fatta. Sarebbe stato giusto arrivare al tie break, purtroppo ci siamo un po’ spenti sulla fase di cambio palla e anche in difesa non abbiamo lavorato al meglio. Dobbiamo cercare di mantenere la calma e la lucidità nei momenti importanti, senza andare nel panico quando siamo sotto di qualche punto. Comunque sono contento della prova di tutte le giocatrici”. Marco Mencarelli: “Soddisfatto al 99%, ma c’è un 1% che mi disturba e consiste nell’aver snaturato il nostro gioco e quello che avevamo preparato in allenamento: ci hanno dato fastidio con la battuta dal secondo set e non eravamo pronti a giocarla sul punto a punto. Sapevo che la partita era difficile perchè il Club Italia non lascia mai nulla di intentato”.

LIU JO MODENA – FOPPAPEDRETTI BERGAMO 2-3 (20-25, 25-16, 28-26, 18-25, 11-25)
Prosegue lo scintillante stato di forma della Foppapedretti Bergamo, che dopo Casalmaggiore e Piacenza nel meraviglioso weekend di Coppa Italia mette in fila anche la Liu Jo Modena – finalmente al completo – battuta al tie-break al PalaPanini.

Coach Beltrami ritrova dopo più di un mese dall’ultima apparizione il suo sestetto con Ferretti al palleggio, Diouf opposta, capitan Di Iulio e Horvath in posto quattro, Heyrman e Folie al centro con Arcangeli libero. Dall’altra parte Bergamo propone la diagonale principale con Lo Bianco in regia, Barun opposta, mentre Plak e Gennari sono i posti quattro, Aelbrecht e Durisic i centrali con Cardullo libero.

Bergamo trova subito un muro su Diouf per aprire la gara poi la stessa opposta risponde pochi attimi dopo stoppando l’attacco di Gennari. Qualche errore di troppo al servizio da una parte e dall’altra, equilibrio e bianconere che provano a prendere il comando con Folie ed Heyrman che Ferretti mette subito in partita. 10-8 il punteggio prima della reazione ospite con il cambio palla di Aelbrecht e l’ace di Barun che piazza bene il servizio corto. Con tutte le proprie attaccanti la Foppapedretti trova l’allungo prima sull’11-14 e poi sul 12-16 con il muro di Durisic che blocca Horvath poi la risposta con il cambio palla di Diouf, il muro di Folie e l’aggancio sul 17-17 con l’ace di Horvath. E’ qui, però, che Bergamo trova di nuovo l’allungo che poi risulterà decisivo, a fare la differenza il muro e il turno di servizio di Plak che realizza l’ace del 20-17. Di Iulio con due muri a sua volta prova a dare una scossa che non arriva e sull’attacco out di Heyrman il set si chiude 20-25.

Secondo set. Non bisogna regalare entusiasmo che può affievolire la stanchezza per Bergamo e Horvath trova subito un muro a cui aggiunge tre attacchi in rapida successione. Il mani fuori di Diouf regala il 5-3 poi è 7-3 sull’ulteriore punto realizzato nel fondamentale d’attacco per l’ungherese. Time out per coach Lavarini, ma c’è ancora un’invasione della sua squadra prima che arrivi il cambio palla. Modena sfrutta il break maturato per mettere pressione all’avversario e per mantenere il vantaggio anche al time out tecnico arrivato dopo l’ingresso in campo di Paggi per Aelbrecht dai nove metri. Si torna in campo e Diouf batte out poi arriva qualche errore di troppo in attacco che riporta a contatto Bergamo. Due fast di Heyrman e un ace della stessa belga ristabiliscono una distanza di quattro lunghezze del 16-12. Secondo time out per coach Lavarini, una pipe di capitan Di Iuli dilata ancora le distanze poi Bergamo molla il campo nonostante una serie vorticosa di cambi al sestetto, Modena allunga e può chiudere con un crescendo su cui Horvath mette il sigillo con la pipe del 25-16.

Terzo set. Si riparte con il sestetto classico per Modena, mentre Lavarini conferma in campo Paggi e Sylla per Durisic e Plak. Proprio la schiacciatrice di posto quattro inizia mettendo a terra palloni importanti, ma l’equilibrio è l’elemento caratterizzante del parziale con continui scambi al comando nel punteggio. Al time out tecnico è avanti Bergamo 12-11 poi prova anche ad allungare di un paio di lunghezze con il rigore di Paggi del 13-15 e il muro su capitan Di Iulio del 14-17. Non è facile per la schiacciatrice bianconera rientrare a pieno ritmo in un match di questo tipo dopo una lunga assenza, la rileva quindi Scuka che dà subito un apporto importante alla squadra. Punto dopo punto il sestetto bianconero accorcia le distanze e impatta sul 19-19 con il muro di Folie, poi supera sul 22-21 con la parallela vincente di Scuka. Ancora un muro di Folie per il 23-21 sembra indirizzare il parziale, ma Sylla risponde e poi il muro su Scuka regala il primo set point a Bergamo. La stessa slovena è freddissima e annulla l’occasione portando il parziale ai vantaggi. Ancora Sylla per il 24-25 poi Heyrman e Horvath girano la situazione. La centrale belga troverebbe anche il punto che fa esultare tutto il PalaPanini, ma il primo arbitro ravvede un tocco della stessa giocatrice sul pallone che torna dopo il muro. Grandi proteste, ma il duo bianconero confeziona una nuova occasione e Horvath in diagonale di prepotenza chiude sul 28-26.

Quarto set. Subito Horvath dopo il punto che ha chiuso il parziale precedente a fare la voce grossa, ma anche in questo parziale a dominare è l’equilibrio. Gennari trova l’ace dell’1-3 poi Heyrman le risponde per il 3-3. Faticano le due squadre a cercare parziali vincenti per i tanti errori in battuta, ma dal 12-11 Modena del time out tecnico arrivano tre punti consecutivi di Sylla che portano coach Beltrami a fermare nuovamente il gioco con il suo primo time out discrezionale. Modena riprende subito poi Bergamo trova un paio di lunghezze di vantaggio. Il set di fatto finisce sul 16-19 perché Diouf mette a terra un pallone che incredibilmente viene visto out, ne segue un rosso in campo modenese e in serie un altro incredibile errore con altro cartellino al seguito. Bergamo ha quindi vita facile a portare il set a casa con il 25-18 che sancisce il tiebreak.

Quinto set. In un clima ancora ovviamente surriscaldato per il finale del parziale precedente Bergamo prova a sfruttare il vantaggio, quantomeno psicologico, con gli attacchi di Barun e Sylla. Heyrman e Horvath subito rispondono, con l’ungherese che firma il 5-4 prima dei tre punti consecutivi delle ospiti che portano coach Beltrami a fermare tutto sul 5-7. Barun chiede troppo al suo mancino al rientro in campo, poi una battuta di Folie che è un mezzo ace per il pareggio. E’ già clima playoff con qualche settimana di anticipo e in vista dello sprint finale le squadre lottano cercando di assestarsi l’un l’altra il colpo decisivo senza però riuscirci. Horvath trova il punto dell’11-10, ma qui arriva il colpo decisivo di Bergamo che blocca nella rotazione le bianconere con due muri e chiude 15-11 conquistando i due punti in classifica per la vitoria.

Miriam Sylla: “Bella partita. Siamo state brave tutte quante. Modena ci ha fatto soffrire molto, gli scambi sono stato belli e combattuti, quindi complimenti a tutte e due le squadre. Noi abbiamo dimostrato ancora una volta che ci siamo”. Chiara Di Iulio: “Sono sempre abbastanza critica con me stessa e penso sempre a dare il massimo per mettermi a disposizione della squadra. Normale che questo tempo fuori, seppur ringraziando tutto lo staff per il lavoro fatto, è stato duro e riprendere a livello di campo non è stato semplice. Complimenti alle ragazze per quello che hanno fatto questo mese, sono state davvero bravissime e adesso con tutti i rientri cerchiamo di crescer sempre di più in vista dei playoff”.

SUDTIROL BOLZANO – METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI 0-3 (23-25, 18-25, 19-25)
Coach Barbieri aveva chiesto concentrazione, aggressività e attenzione: non tutti questi ingredienti hanno condito da subito la serata al Palaresia, dove per un set si è vista una Metalleghe Sanitars Montichiari giocare con il peso della tensione nel braccio, ma non soccombere e pian piano ritrovare fiducia e tranquillità. Montichiari porta a conclusione la sua missione, facendo vedere che è capace di soffrire e vincere. Ora il verdetto sull’accesso ai play off lo darà il campo di Busto Arsizio, nell’ultima giornata teatro del match tra le farfalle e Piacenza.

Micoli parte con Brcic opposta a Mambru, Martinez e Page attaccanti laterali, Garzaro e Manzano al centro, Paris libero. Il match presenta da subito tutto il carico di tensione: Montichiari in avvio porta in campo la paura e smarrisce la sicurezza nei propri mezzi; rincorre per tutto il primo set, riduce la distanza grazie a cinque muri, ma la difesa di casa è attenta con Paris e l’attacco efficace con Mambru. Il pareggio arriva a 19 e Tomsia sigla il 25-23 al secondo set ball.

Partenza più aggressiva per le biancorosse e lo score dice 11-6. Micoli cambia tutto l’asse offensivo: dentro Lazic e Rivera per Page e Martinez e spazio anche a Veglia al centro. Montichiari si assesta in difesa e il set scorre con l’attacco biancorosso che segna il passo. Un ace di Sobolska sancisce il 25-18. Avvio ancora a rincorrere nel terzo parziale (3-6), ma dal time out tecnico il vantaggio ritrovato si mantiene in campo biancorosso fino al sussulto di Bolzano che con un paio di muri arriva 19-20. Dalia e compagne tengono la concentrazione e portano a termine il difficile compito di tornare con tre punti a Montichiari, con un 25-19 finale.

Barbieri: “Sono molto soddisfatto perché la squadra ha retto sia tecnicamente che mentalmente: non era facile riuscire ad adattare il modulo difensivo con Bolzano che ha cambiato assetto in attacco più volte nel match. Era una partita di difficile lettura e grande impatto emotivo; in avvio abbiamo pagato il servizio di Mambru, poi abbiamo lottato e fatto emergere il nostro gioco”. Gioli, con i soliti nervi saldi e con 10 punti – di cui 3 muri – conquistati d’esperienza: “La partita era difficile e la sentivamo tutte, anche Bolzano che voleva un punto stasera. L’avvio è stato nervoso e abbiamo pagato la tensione. Poi abbiamo svoltato e giocato come sappiamo e tutto è andato come doveva”.

OBIETTIVO RISARCIMENTO VICENZA – SAVINO DEL BENE SCANDICCI 0-3 (15-25, 16-25, 20-25)
La Savino Del Bene Scandicci si riprende il sesto posto della classifica grazie alla vittoria per 3-0 in casa dell’Obiettivo Risarcimento Vicenza, che invece non riesce a congedarsi con il sorriso davanti al pubblico di casa, incappando in una partita particolarmente storta. Cella e compagne hanno illuso di poter riaprire il match nel terzo set, ma le fiorentine sono salite in cattedra e sono andate a chiudere subito i conti.

Biancoblu in campo con Prandi al palleggio in diagonale con Carter, Cella e Partenio in banda, Popovic e Wilson al centro, Bisconti libero. Le fiorentine conquistano subito un buon vantaggio sfruttando continui regali da parte dell’Obiettivo Risarcimento, che gioca in modo confusionario. Prandi prova ad accorciare al servizio (7-10), ma due errori consecutivi rifanno subito prendere il largo alla Savino. Sul 14-21 entrano Trevisan e Kitipova, ma è tardi.

Rossetto conferma Kitipova e manda in campo nel secondo set Pastorello al posto di Wilson. Nei primi scambi l’Obiettivo Risarcimento lotta nonostante soffra in ricezione (3-5), ma non riesce a reggere per molto il ritmo ed è -7: 4-11. Scandicci incrementa ancora, Pastorello e Carter recuperano qualche lunghezza (13-18), ma le ospiti continuano a martellare e a fare il loro gioco: 16-25.

L’Obiettivo Risarcimento cambia ancora formazione e scende in campo per il terzo parziale con Prandi al palleggio e Goliat opposto. Pastorello a muro e Partenio al servizio tengono a galle le biancoblu in avvio (6-8), Scandicci prova a scappare, ma le vicentine questa volta non lasciano andare le redini del gioco, accorciano con Goliat al servizio e sfruttano un raro errore delle avversarie per il 14-15. Popovic pareggia a muro sul diciottesimo punto, ora le vicentine sembrano crederci e riescono ad esprimersi sui loro livelli, Cella e Popovic che conquistano il +2, ma la partita dell’Obiettivo Risarcimento finisce qui: Loda trova due ace, la Savino alza il muro e va a chiudere con un break di 7-0.

“Purtroppo a risultato acquisito è difficile trovare le giuste motivazioni; la stanchezza è stata più mentale che fisica e lo si è visto – commenta coach Rossetto -. Ho cercato di ruotare l’intera rosa e dare spazio a chi ha giocato di meno, ma è servito solo in parte. Faccio comunque un plauso a tutta la squadra, che fino ad ora ha onorato il campionato e la maglia”. “Abbiamo reagito bene nel terzo set quando loro hanno cercato di dare il massimo per fare un regalo ai tifosi – le parole dell’olandese Pietersen -. Restiamo sempre concentrati battaglia dopo battaglia, anche se è normale pensare ai Play Off”.

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YOUTUBE
Domenica 27 marzo sul canale ufficiale di Youtube della Lega Pallavolo Serie A Femminile saranno caricati tutti gli highlights delle gare della 25^ giornata.

PHOTOGALLERY
Nella sezione dedicata del sito di Lega e sulla pagina ufficiale Flickr le foto di Nordmeccanica Piacenza-Igor Gorgonzola Novara, a cura di Filippo Rubin. Tutte le immagini sono utilizzabili, previa citazione del credito Rubin x LVF.

I RISULTATI DELLA 25^ GIORNATA
Sabato 26 marzo, ore 18.00 (diretta Rai Sport HD)
Il Bisonte Firenze – Pomì Casalmaggiore 0-3 (18-25, 16-25, 23-25)
Sabato 26 marzo, ore 20.30 (diretta LVF TV)
Nordmeccanica Piacenza – Igor Gorgonzola Novara 0-3 (23-25, 23-25, 20-25)
Club Italia – Unendo Yamamay Busto Arsizio 1-3 (22-25, 25-22, 20-25, 22-25)
Liu Jo Modena – Foppapedretti Bergamo 2-3 (20-25, 25-16, 28-26, 18-25, 11-25)
Sudtirol Bolzano – Metalleghe Sanitars Montichiari 0-3 (23-25, 18-25, 19-25)
Obiettivo Risarcimento Vicenza – Savino del Bene Scandicci 0-3 (15-25, 16-25, 20-25)
Riposa: Imoco Volley Conegliano

LA CLASSIFICA
Imoco Volley Conegliano 57, Pomì Casalmaggiore 52, Nordmeccanica Piacenza 51, Igor Gorgonzola Novara 47, Liu Jo Modena 44, Savino Del Bene Scandicci 39, Foppapedretti Bergamo 38, Metalleghe Sanitars Montichiari* 31, Unendo Yamamay Busto Arsizio 30, Obiettivo Risarcimento Vicenza 21, Club Italia 20, Il Bisonte Firenze 10, Sudtirol Bolzano 10.
* una partita in più

I TABELLINI
NORDMECCANICA PIACENZA – IGOR GORGONZOLA NOVARA 0-3 (23-25, 23-25, 20-25)
NORDMECCANICA PIACENZA: Sorokaite 10, Valeriano, Belien 7, Bauer 3, Leonardi (L), Marcon 8, Bianchini 11, Melandri 2, Pascucci 1, Ognjenovic 5. Non entrate Poggi, Petrucci, Meijners, Taborelli. All. Gaspari.
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Fawcett 11, Malesevic 12, Guiggi 12, Cruz 1, Bonifacio, Chirichella 5, Sansonna (L), Signorile 1, Fabris 15. Non entrate Bruno, Wawrzyniak, Bosetti, Mabilo, Bosio. All. Fenoglio.
ARBITRI: Boris, Cipolla.
NOTE – Spettatori 2400, durata set: 29′, 28′, 24′; tot: 81′.

IL BISONTE FIRENZE – POMì CASALMAGGIORE 0-3 (18-25, 16-25, 23-25)
IL BISONTE FIRENZE: Perinelli 1, Bechis, Turlea 8, Parrocchiale (L), Vanzurova 9, Pietrelli 7, Calloni 3, Krsmanovic 6, Usic 12. Non entrate Mazzini, Negrini, Martinuzzo. All. Vannini.
POMì CASALMAGGIORE: Bacchi 1, Lloyd 5, Sirressi (L), Gibbemeyer 6, Cambi, Piccinini 5, Kozuch 14, Stevanovic 15, Tirozzi 14. Non entrate Cecchetto, Ferrara, Olivotto, Rossi Matuszkova. All. Barbolini.
ARBITRI: Puletti, Rolla.
NOTE – Spettatori 860, durata set: 24′, 22′, 29′; tot: 75′.

CLUB ITALIA – UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 1-3 (22-25, 25-22, 20-25, 22-25)
CLUB ITALIA: Malinov, Spirito (L), D’odorico 11, Egonu 13, Orro 4, Danesi 11, Guerra 12, Berti 10, Zanette 5. Non entrate Bonvicini, Minervini. All. Lucchi.
UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Rousseaux 8, Degradi 7, Cialfi, Fondriest 12, Hagglund 1, Thibeault, Papa 7, Lowe 27, Pisani 7, Poma (L). Non entrate Negretti Beatrice, Angelina, Yilmaz. All. Mencarelli.
ARBITRI: Prati, Bassan.
NOTE – Spettatori 1800, durata set: 28′, 30′, 28′, 31′; tot: 117′.

LIU JO MODENA – FOPPAPEDRETTI BERGAMO 2-3 (20-25, 25-16, 28-26, 18-25, 11-15)
LIU JO MODENA: Gamba, Heyrman 15, Di Iulio 10, Folie 10, Arcangeli (L), Ferretti 3, Diouf 14, Scuka 2, Horvath 22. Non entrate Carraro, Rivero, Mangani Linda, Cutuk. All. Beltrami.
FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Mori, Plak 5, Frigo, Gennari 10, Cardullo (L), Aelbrecht 9, Paggi 7, Barun-susnjar 22, Lo Bianco 1, Durisic 3, Sylla 18. Non entrate Mambelli. All. Lavarini.
ARBITRI: Pozzato, Zanussi.
NOTE – Spettatori 2558, durata set: 25′, 24′, 32′, 24′, 18′; tot: 123′.

SUDTIROL BOLZANO – METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI 0-3 (23-25, 18-25, 19-25)
SUDTIROL BOLZANO: Paris (L), Garzaro 11, Rivera Brens 3, Martinez 12, Page 4, Manzano 5, Lazic 1, Brcic 1, Veglia 2, Mambru 8. Non entrate Newsome, Boscoscuro, Waldthaler. All. Micoli.
METALLEGHE SANITARS MONTICHIARI: Carocci (L), Dalia 2, Brinker 11, Tomsia 23, Barcellini 8, Mingardi, Sobolska 6, Gioli 8. Non entrate Lualdi, Zecchin, Lombardo. All. Barbieri.
ARBITRI: Cerra, Puecher.
NOTE – durata set: 29′, 23′, 24′; tot: 76′.

OBIETTIVO RISARCIMENTO VICENZA – SAVINO DEL BENE SCANDICCI 0-3 (15-25, 16-25, 20-25)
OBIETTIVO RISARCIMENTO VICENZA: Goliat 4, Kitipova Petrova 1, Cella 8, Popovic 7, Carter 8, Partenio 5, Trevisan, Pastorello 5, Wilson 3, Prandi 1, Bisconti (L). Non entrate Lanzini. All. Rossetto.
SAVINO DEL BENE SCANDICCI: Stufi 8, Alberti 7, Loda 17, Fiorin 9, Pietersen 1, Merlo (L), Scacchetti, Nikolova 13, Ikic, Rondon 1. Non entrate Arias Perez, Giampietri. All. Chiappafreddo.
ARBITRI: Piana, Gnani.
NOTE – Spettatori 1048, durata set: 21′, 20′, 26′; tot: 67′.

IL PROSSIMO TURNO
Sabato 2 aprile, ore 20.30 (diretta Rai Sport HD)
Unendo Yamamay Busto Arsizio – Nordmeccanica Piacenza
Sabato 2 aprile, ore 20.30 (diretta LVF TV)
Savino Del Bene Scandicci – Liu Jo Modena
Il Bisonte Firenze – Imoco Volley Conegliano
Foppapedretti Bergamo – Sudtirol Bolzano
Igor Gorgonzola Novara – Obiettivo Risarcimento Vicenza
Pomì Casalmaggiore – Club Italia
Riposa: Metalleghe Sanitars Montichiari

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