La Pomì è troppo forte, Il Bisonte cade 0-3
Autore: Il Bisonte Firenze
26 Marzo 2016

IL BISONTE FIRENZE 0

POMI’ CASALMAGGIORE 3

 

IL BISONTE FIRENZE: Perinelli 1, Bechis, Mazzini ne, Turlea 8, Negrini ne, Parrocchiale (L), Vanzurova 9, Pietrelli 7, Calloni 3, Krsmanovic 6, Martinuzzo ne, Usic 12. All. Vannini.

POMI’ CASALMAGGIORE: Bacchi 1, Lloyd 5, Sirressi (L1), Cecchetto (L2) ne, Ferrara ne, Gibbemeyer 6, Cambi, Piccinini 5, Olivotto ne, Kozuch 14, Stevanovic 15, Tirozzi 14, Rossi Matuszkova ne. All. Barbolini.

Arbitri: Puletti – Rolla.

Parziali: 18-25, 16-25, 23-25.

Note – durata set: 24’, 22’, 29’; muri punto: Il Bisonte 4, Pomì 17; ace: Il Bisonte 0, Pomì 4; spettatori totali: 860.

Il Bisonte non riesce a conquistare né set né punti contro una Pomì Casalmaggiore arrivata al Mandela Forum con l’intento di non regalare niente: la squadra di Barbolini, ancora in lotta per il secondo posto nella regular season, ha giocato una partita solida, e Firenze è riuscita a contrastarla solo nel terzo set, che con un pizzico di fortuna in più forse sarebbe potuto andare a Calloni e compagne. Prima del match è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle 13 giovani ragazze partecipanti al progetto Erasmus morte in Spagna e delle vittime di Bruxelles dei terroristi dell’ISIS.

Francesca Vannini sceglie Bechis in palleggio, Turlea opposto, Pietrelli e Usic in banda, Calloni e Krsmanovic centrali e Parrocchiale libero, mentre Barbolini risponde con Lloyd in palleggio, Kozuch opposto, Piccinini e Tirozzi schiacciatrici laterali, Stevanovic e Gibbemeyer al centro e Sirressi libero.

Casalmaggiore parte subito con due muri (0-2), e l’handicap pesa anche se Pietrelli fa subito vedere la sua grinta con tre attacchi vincenti (5-7). La Pomì però alza ancora il muro (sei totali nel set), su cui Il Bisonte sbatte finchè sul 5-10 Francesca Vannini non chiama time out: le sue istruzioni però non sortiscono effetto, più che altro perché le percentuali in attacco sono bassissime, e allora la coach gigliata sul 6-15 prova Vanzurova per Turlea. L’impatto della ceka è buono (quattro i suoi punti fino al 14-21), anche se lo svantaggio è troppo ampio e Tirozzi chiude 18-25.

Nel secondo set rimane in campo Vanzurova per Turlea, ma dopo un buon inizio di Firenze è di nuovo Tirozzi ad allungare (2-5) e a costringere Vannini al time out. Il muro Pomì torna a far male (2-7), entra Perinelli per Pietrelli, ma l’emorragia non si ferma e al time out tecnico il punteggio è 4-12: difficile a questo punto recuperare, Il Bisonte ci prova ma Casalmaggiore è implacabile e un pallonetto di Lloyd vale il 16-25.

Nel terzo torna Turlea da opposto, con Vanzurova in banda insieme a Usic, ma ancora una volta la Pomì non si fa passare a muro e approfitta di tutti gli errori di Firenze, salendo 0-5. Sul 2-7 rientra Pietrelli per Vanzurova, una reazione d’orgoglio riporta le bisontine sul 6-7, e poi un fallo di seconda linea di Kozuch vale l’8-8 e il time out Barbolini: le ospiti si rimettono in sesto con un paio di muri (9-12), Turlea entra in partita e riesce a riportare Il Bisonte in parità (15-15), ma basta un attimo e uno splendido ace di Tirozzi significa il nuovo + 3 (16-19). La squadra di Francesca Vannini non vuole mollare, ed è Usic a trovare la nuova parità a 21: Barbolini inserisce Bacchi per Piccinini, il possibile 23-22 firmato Pietrelli diventa 22-23 quando gli arbitri valutano in campo il muro su di lei della Pomì, e dopo l’ace di Gibbemeyer (22-24) Turlea ha la forza di annullare il primo match point (23-24), prima del sigillo definitivo di Stevanovic (23-25)

LE PAROLE DI CARMEN TURLEA – “Purtroppo è una stagione così, in cui non è mai andato niente per il verso giusto. All’inizio le aspettative erano diverse, società e squadra speravano in una crescita rispetto all’anno scorso ma alla fine è venuta fuori un’annata molto difficile, in cui neanche la fortuna ci ha mai assistite. Adesso abbiamo un’ultima giornata per provare a divertirci e a divertire il pubblico, perché non dobbiamo dimenticarci che questo è lo spirito del nostro sport, anche se quando vinci poco è difficile trovare la fiducia per andare avanti”.

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