Joy Volley Vicenza: ultimi dieci giorni di speranze, società ad un bivio. L’appello di Ferappi
Autore: Lega Volley Femminile
21 Giugno 2010

Ultimi dieci giorni di speranza per il Joy Volley Vicenza. Se da qui al 30 giugno non arriveranno sostegni economici, il movimento della pallavolo femminile vicentino perderà uno dei suoi punti di riferimento principali, non solo dal punto di vista sportivo ma anche sociale ed educativo.

“Stiamo passando un periodo molto difficile – ha esordito il presidente Ferappi – in cui abbiamo provato ogni strada percorribile per salvare questa gloriosa società. Società che quest’anno ha avuto la consacrazione nell’élite della pallavolo femminile nazionale con il titolo di campione d’Italia under 18 e con tutti i risultati delle formazioni giovanili (under 14 campione provinciale e vice-campione regionale, seconda ai tornei di Offida e di Verona; under 16 campione provinciale, vice-campione regionale, settima classificata alle finali nazionali; under 18 campione provinciale, seconda alle regionali, prima classificata ai campionati nazionali e alla Girl League). Abbiamo lavorato giorno e notte, togliendo prezioso tempo alle nostre aziende, per fare in modo che il Joy Volley Vicenza, con le sue 200 atlete, non sparisse senza lottare. Siamo delusi, speravamo che l’appello lanciato un mese fa non cadesse nel vuoto, e invece oggi ci ritroviamo qui, a distanza di trenta giorni, con una valigia di promesse ma nessun fatto concreto.
Abbiamo convocato questa conferenza stampa per comunicare che, nonostante la sforzo profuso, il nostro gruppo non è più in grado di andare avanti in queste condizioni. Ci diamo gli ultimi dieci giorni di speranza, in cui nuovamente daremo il massimo per salvare il volley a Vicenza, consapevoli del fatto che è una strada in salita e di difficile percorrenza. Ora più che mai abbiamo bisogno della Città di Vicenza, delle istituzioni, e di tutti coloro che vogliono che uno sport sano, pulito ed educativo come la pallavolo, non sparisca nel silenzio e nella diffusa indifferenza. Se non succederà niente in questi giorni saremo costretti a chiudere, lasciando senza sport tutte le nostre atlete, e togliendo a Vicenza una realtà che noi reputiamo fondamentale, soprattutto dal punto di vista sociale”.

Significativa a questo proposito la presenza dell’assessore allo sport del Comune di Vicenza, Umberto Nicolai, anche presidente del comitato olimpico provinciale di Vicenza.
“Mi auguro che la società trovi la forza di ripartire – le parole dell’assessore – non importa da che scalino, per continuare a fungere da punto di riferimento per i ragazzi e le ragazze della città che praticano questo sport. Le squadre di quartiere sono importanti, ma hanno bisogno della vicinanza e della collaborazione con una società di alto livello. Sappiamo che per le categorie maggiori i costi sono pesanti, in particolare in una situazione economica come quella attuale e in una città come la nostra che non hai mai creduto più di tanto nello sport. Come Amministrazione abbiamo fatto e faremo tutto il possibile, anche il sindaco si è speso in prima persona per creare dei contatti, ma è chiaro che – al di là delle agevolazioni per l’utilizzo delle palestre – non possiamo intervenire direttamente. Confido in un imprenditore illuminato o in qualche istituto bancario che possa dare una mano, non tanto per salvare la società, quanto per aiutare il movimento della pallavolo femminile, un progetto sportivo ed educativo di cui tutta la città ha bisogno, in particolare le generazioni più giovani”.

Il presidente Ferappi e il vice Novello hanno poi risposto alle domande dei giornalisti presenti. “La serie A2? Ormai possiamo dimenticarcela. Ripartiremo dalla serie B e continueremo con il settore giovanile, ma solo se ci saranno coperture economiche adeguate, altrimenti niente salti nel vuoto. Negli ultimi mesi abbiamo contattato un centinaio di aziende, non è servito o forse non hanno capito che il rischio di chiusura, purtroppo, è molto concreto. Restano dieci giorni e non vogliamo arrenderci o smettere di lottare: per questo abbiamo deciso di fare questo ultimo appello”.

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