Megabox Vallefoglia
31/10/2024
MEGABOX, IL PUNTO DI PISTOLA
Non sono arrivati punti dalla sfida con le campionissime di Conegliano, ma il più importante successo della serata di ieri sta nello splendido pubb...
LeggiPrima esperienza novarese per il preparatore atletico Stefano Tagliazucchi, arrivato in estate nel rinnovato staff tecnico di Massimo Barbolini. Tocca a lui, dopo due settimane di lavoro, tracciare un primo bilancio dell’attività fin qui svolta in palestra, pur con un gruppo ancora ridotto e “puntellato” con la presenza di diverse atlete del vivaio. “Il vantaggio di una preparazione così lunga – racconta – è senz’altro che ci sono ancora diverse settimane prima dell’avvio della stagione e che per questo si è potuto impostare un lavoro con carichi progressivi. In queste condizioni si può prestare maggiore attenzione ai dettagli e ci si può permettere di aspettare chi si trovi a fare i conti con qualche problemino fisico, situazione che fortunatamente a oggi non ci ha riguardato. Certo, è un peccato che tante atlete siano impegnate con le nazionali e che non si possa lavorare subito con il gruppo al completo, ma ormai nel mondo della pallavolo questa è diventata la normalità e quindi ci si regola di conseguenza”.
Chi lavora in nazionale potrà risentire della diversa preparazione? “Sicuramente dopo le prime due o tre settimane da quando torneranno nel club avranno un calo fisiologico, un calo psico-fisico dopo un primo momento in cui al contrario saranno particolarmente “cariche” e reattive. Il lavoro in palestra? Il gruppo sta rispondendo bene, il clima è sereno e si riesce a lavorare al meglio dal punto di vista fisico e tecnico”.
Quest’anno c’è anche la grande sfida della Champions League: “Nell’arco di una stagione è una variabile in più da gestire, ma è una sfida prestigiosa, un “problema” con cui tutti vogliono sicuramente misurarsi. Un gruppo variegato? Avere atlete giovani e altre più esperte porta, ed è normale che sia così, a una grande individualizzazione del lavoro. Si adattano i carichi e i tempi di recupero a quelle che sono le caratteristiche fisiche così come a quella che è la “storia” pregressa dell’atleta, in termini di infortuni ma non solo”.