Europea 92 Isernia: il presidente Ricci parla di squadra malata
Autore: Lega Volley Femminile
29 Gennaio 2007


Cade anche a Nocera Umbra l’Europea 92 Isernia, che schiera, per la prima volta, in campo l’americana Meika Wagner. Eppure l’inizio delle isernine è di quelli confortanti. Montemurro conferma lo stesso starting six che mercoledì aveva superato il Castellana. Zanolla e Fratczak si fanno sentire. Grando le spalleggia. Di là Pistola ha poco dalla ricezione. Isernia ne approfitta  e fa suo il parziale a 21 con ultimo punto dell’olandese Wiegers.


Sortilegio finito? Affatto. Il ritorno in campo delle europee è di quelli imbarazzanti. Nocera è devastante, Isernia come un pugile suonato accusa ogni colpo. Montemurro (forse tardivamente) prova a raddrizzare la barra del timone (fuori Spataro e Wiegers, dentro Arimattei e Wagner). Il trainer materano cerca anche di cambiarci regia. Ma non serve a nulla. Le umbre volano, le pentre sono a terra. E dopo aver pareggiato a 17, completano la rimonta con due parziali vinti a 18 in cui le isernine continuano a commettere troppi errori (con tante formazioni girate di contorno).


Alla fine Nocera festeggia e le molisane s’interrogano. In rigoroso silenzio, anche perché l’ordine della bocche cucite non è stato affatto sciolto. Anzi.


Deluso e costernato all’apprendimento della notizia è il presidente Marciano Ricci, all’estero per motivi di lavoro.


“Questa squadra è malata – dichiara inviperito – anche se non so bene quale sia il cancro. Al mio rientro in Italia, parlerò con le ragazze e col tecnico per capirci qualcosa. Non è possibile che si riescano a vincere delle gare in casa e poi, fuori, puntualmente non si riescano a far punti. È davvero vergognoso”.


L’imprenditore va oltre: “Sinceramente, in un momento come questo, sono notevolmente amareggiato ed adirato e non escludo nemmeno l’ipotesi di abbandonare sia la società che la sponsorizzazione del team. Non fa parte del mio costume e del mio modo di fare comportarmi così, ma, sinceramente, simili comportamenti mi amareggiano e mi fanno andare fuori di testa”.


 

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