Due chiacchiere con Jessica Ventura
Autore: Seap-Sigel Marsala
20 Agosto 2017

In attesa dell’ormai imminente raduno di mercoledì, abbiamo scambiato due chiacchiere con Jessica Ventura, da alcuni giorni nuovo opposto azzurro – Sono nata a Governador Valadares, nello stato di Minas Geraìs – inizia a raccontare la giocatrice brasiliana – una città di quasi trecentomila abitanti adagiata sulla sponda settentrionale del Rio Doce – Il Minas Gerais, tanto per intenderci, è quello stato del sud-est del Brasile che ha per capitale Belo Horizonte – Ho iniziato a giocare a dodici anni, spinta anche dalla passione di mia madre per la pallavolo. E presto la mia, di passione, ha fatto il resto. Visto che, esperienza dopo esperienza, sono cresciuta fino a condividere la mia storia sportiva con quella di atlete che hanno fatto parte della Nazionale del mio paese – Le ricorda bene Jessica quelle grandi giocatrici, quelle che le hanno permesso di apprendere tanto e di poter arrivare a certi livelli – Jacqueline Carvalho, Walewska Oliveira, Mari Paraìba, Naiane Rios, Carola Gataz con le quali ho condiviso la mia vita sportiva tra le file del Minas Tenis Clube di Belo Horizonte in Superliga. Tutto ciò – precisa la neoazzurra – nel campionato 2014/2015 – Il Minas Tenis Clube, nell’ambito del volley femminile brasiliano, è una società che disputa i campionato carioca dall’inizio degli anni settanta, con tradizioni sicuramente pari al seguito di pubblico che attrae. L’arrivo in Italia segna un’altra tappa importante nella carriera di Jessica Ventura – La scorsa stagione trascorsa a Cisterna, con la maglia dell’Omia, non è stata sicuramente positiva – La squadra pontina infatti, aggiungiamo noi, è malamente retrocessa al termine di un campionato iniziato male e finito ancora peggio, ma Jessica guarda soprattutto al lato positivo delle cose – Cisterna ha però avuto il grande merito di presentarmi alla pallavolo italiana e il fatto che io abbia deciso di tornare nel vostro paese la dice lunga su quanto io mi sia affezionata all’Italia – Arriva così a Marsala, per cercare quella istintiva stagione di riscatto che meritano tutte le atlete di talento, la cui volontà di ferro contribuisce a farle mettere in gioco – So che la Sigel è una squadra in grande crescita, che ha vinto due campionati negli ultimi anni – frustrati poi dalla regola “iniqua” dei playoff – So che il tecnico Campisi è molto esigente e che lavora tanto sulla parte tecnica della squadra, una cosa che mi piace tantissimo e che, senza mezzi termini, stavo giusto cercando. So che la squadra si è rinforzata parecchio – poi conclude – Per cui sono convinta che abbiamo tutto e che con una grande abnegazione al lavoro e gli sforzi sufficienti a mettere in opera le indicazioni del coach, riusciremo senz’altro a fare una grande stagione – Parole semplici quelle del nuovo opposto azzurro, ma che mandano un segnale chiaro all’ambiente e alle avversarie: la Sigel si prepara a partire compatta e lotterà su ogni pallone senza lasciar mai nulla per scontato. Bem-vinda Jessica, boa sorte.

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