Despar Perugia: una pagina Facebook per voltare pagina
Autore: Lega Volley Femminile
27 Maggio 2011

La Sirio continua a lottare per non scomparire, il primo traguardo è stata la salvezza sportiva, ora si lotta per salvare la società e la sua permanenza a Perugia.

È comprensibile che dopo gli allarmi lanciati negli scorsi anni ci si possa essere immunizzati di fronte a questa nuova emergenza, ma la situazione è critica e il tempo per porre un rimedio continua a scorrere. Trasferire il titolo o l’intera società a Potenza non è una minaccia, ma al momento, nel silenzio delle istituzioni, sembra essere l’unica strada aperta.

Per scongiurare questa ipotesi i tifosi e la società hanno riunito una sorta di “stati generali” per far fronte ad una situazione sempre più preoccupante. Prima di arrivare alla piazza però, la Sirio ha creato una “piazza virtuale” un luogo di incontro che permetta la nascita di idee, proposte ed energie. Una pagina Facebook per voltare pagina, un profilo che in poco meno di una settimana ha superato le mille amicizie e continua a crescere giorno dopo giorno.

La Sirio dimostra di essere sempre di più un patrimonio di esperienze e di emozioni che non deve essere disperso: dalla brava Annamaria Quaranta in odore di Nazionale alla giovane Ariel N. Chandler, la ragazza americana che, grazie ad un programma che unisce lo studio allo sport professionistico, è arrivata a Perugia e continua la sua formazione tra il Liceo Linguistico “A. Pieralli” e la Sirio di serie C.

Se si dovesse rimanere inascoltati la protesta si sposterà dalla piazza virtuale a quella reale perché i tifosi, in attesa di una risposta, stanno già organizzando manifestazioni e cortei raccogliendo il malcontento non solo tra gli appassionati di pallavolo.

Il presidente Orabona stigmatizza: “Non chiediamo soldi al Comune, non siamo così ingenui. Vogliamo solo che venga posta la necessaria attenzione alla nostra situazione e che, dopo tante promesse, seguano almeno un po’di fatti. Da un assessore allo sport ci si aspetta una progettualità e un interesse superiori rispetto al consiglio di “chiudere bottega” che abbiamo avuto in prima battuta. Non voglio lasciare Perugia, ma il termine del 15 giugno rimane la data ultima per fare qualcosa”.

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