Despar Perugia: calato il sipario sulla stagione 07-08 si pensa al futuro
Autore: Lega Volley Femminile
29 Aprile 2008

PERUGIA – La Despar Perugia è vice Campione d’Italia.

A coronamento di una stagione che ha visto le ragazze biacorosse protagoniste in tutte le competizioni disputate, nazionali e continentali, è arrivato il finale senza ciliegina.

Perugia archivia la sua diciottesima stagione nella massima categoria più che dignitosamente.

Un’altra stagione gloriosa per la società sportiva biancorossa che ancora una volta ha superato tutti i pronostici più ottimistici.

Sarebbe sbagliato lasciare in memoria le sole tre gare necessarie a dichiarare la resa, anche se è questo il ricordo più recente.

A sostenere la squadra al Pala-Evangelisti c’erano quasi quattromila spettatori, un dato che evidenzia la capacità delle perugine di attrarre gli sportivi.

INTERVISTA

Il tecnico Emanuele Sbano analizza una stagione nel complesso positiva: «E’ bello giocare la finale scudetto, anche se c’è rammarico per come è finita. Le ragazze hanno dato fondo a tutte le loro energie, ma non è bastato. Anche la terza gara è stata combattuta. Abbiamo perso contro una grande squadra, che ha dimostrato di giocare bene tutto l’anno e che non ci ha regalato nulla. Pesaro aveva qualcosa in più rispetto a noi ed ha meritato questo scudetto. Per noi è una stagione positiva, con la coppa campioni e la finale scudetto. E’ dura stare su due fronti per tutto l’anno, abbiamo dato il 100% ma è mancato forse una maggiore tranquillità. Io penso che questa stagione vada ricordata e giudicata positivamente. Speravamo in un finale diverso ma questo è lo sport. Complimenti a loro».

CONFERENZA STAMPA

Il presidente Carlo Iacone nel frattempo ha indetto una conferenza stampa con i giornalisti per mercoledì 30 aprile alle ore 12 presso l’agenzia generale della Ina Assitalia, sua abituale sede di lavoro.

Si parlerà certamente della stagione andata in archivio ma anche del futuro.

STORIA DEI PLAY OFF

È l’ora della finale. Perugia e Pesaro si dividono le luci della ribalta.

Le umbre si presentano come campionesse d’Italia in carica, mentre le marchigiane debuttano nella prima finale scudetto della loro storia, forti del primo posto in classifica e quindi del vantaggio del fattore campo.

Uno scudetto da assegnare fra il sestetto che ha dato maggiore continuità al proprio campionato e quello che più prepotentemente ha saputo tirar fuori il meglio di sé nei momenti più importanti.

Una sfida tra giocatrici e tecnici. Da una parte Simona Gioli simbolo perugino e nazionale, insieme al capitano Mirka Francia immensa trascinatrice, dall’altra una lunga lista di giovani fuoriclasse. Alla guida della Despar, Emanuele Sbano, reduce, in questa stagione, di due vittorie: la Supercoppa e quella molto più importante di Champions League; tecnico che sogna di mantenere cucito lo scudetto ancora per un altro anno. Dall’altra parte Angelo Vercesi che sogna di vincere il primo tricolore della storia della società in campo pallavolistico.

GARA UNO

Si parte da Pesaro. Oltre 2000 persone sono pronte a spingere la squadra marchigiana verso lo scudetto; le pesaresi vogliono conquistare il loro primo titolo nazionale e, con questa prospettiva non lasciano nemmeno le briciole ad una Despar scarica, stanca, in evidente difficoltà ma che cerca di reagire con i suoi talenti MirKa Francia, Simona Gioli e Antonella Del Core. Ma niente da fare; Francesca Ferretti dirige un sestetto senza punti deboli e conduce per mano le marchigiane ad un 3-1 che non ammette repliche.

Perugia deve ora scervellarsi per girare la sorte di una finale che appare subito indirizzata verso una direzione ben precisa.

GARA DUE

Lo scenario è ancora il Palasport di viale dei Partigiani a Pesaro; la conclusione dello spettacolo è sempre la stessa, 3-1: davanti a circa 3000 spettatori, il carrarmato di nome Scavolini travolge per la seconda volta consecutiva l’armata Despar. Perugia ci prova, chiede a Francia i miracoli, ma il capitano è ancora troppo solo. L’innesto di Tatiana Artmenko nel terzo set e la grinta di Gioli nel quarto, danno l’illusione di poter ancora cambiare le sorti della partita e andare al tie break. Le biancorosse però cedono di schianto contro una Carolina Costagrande che continua a fare il suo gioco indisturbata.

L’incontro finisce con una Scavolini sempre più proiettata verso lo scudetto; un titolo da inseguire in trasferta, a Perugia.

GARA TRE

Tutti al Pala Evangelisti. Sugli spalti un tifo da stadio, così grintoso e presente che sembra voler entrare in campo e vincere per questa bella realtà di nome Despar.

Il terzo atto non va in archivio senza emozioni. E il merito appartiene ad un Perugia capace di farsi trascinare dal proprio pubblico ad un passo dal successo che riaprirebbe la sfida scudetto.

Le marchigiane barcollano, i muri di Gioli, le difese di Arcangeli e le schiacciate di Hanka Pachale riportano Perugia in partita e viene fuori, finalmente, quella determinazione e quel coraggio tanto attesi.

Pesaro continua imperterrita la propria marcia anche quando va sotto di 2 set a 1.

Ma il sestetto della Despar deve fare i conti con una Scavolini che non ha paura di vincere e che tira fuori un orgoglio da prima della classe.

Carolina Costagrande mette a terra l’ultima palla e in casa Pesaro esplode la gioia.

Cala il sipario.

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