Baldi e Dall’acqua, cadette veterane della A2 bresciana
Autore: Banca Valsabbina Millenium BS
23 Agosto 2016

Sono entrambe diventate due bandiere della formazione cittadina, confermandosi negli anni, e ora… il grande salto in serie A per Gloria Baldi e Chiara Dall’acqua.

 

La quinta per una, la sesta per l’altra, si tratta della stagione che le due atlete bresciane stanno per affrontare con la maglia del Millenium Brescia. Un legame stretto e duraturo con la squadra della loro città, e che hanno contributo in maniera determinante a portare in alto a suon di schiacciate.

Quest’anno sarà particolare per loro, una sorta di stagione a due facce, perché se da un lato sono “veterane” di questo ambiente, dall’altro la serie A è un’esperienza nuova per entrambe. Abbiamo chiesto a loro come vivono questo momento, che sensazioni hanno in questo inizio di campionato.

 

– Ci troviamo di fronte a due atlete esperte e che, al tempo stesso, affronteranno una categoria nuova: come vi fa sentire? un po’ esperte e un po’ rookie?

«Ovviamente vivrò questa esperienza da esordiente ma tra ‘’le mura di casa ’ e credo sia un grosso vantaggio avere dei punti di riferimento ben solidi e consolidati da anni – risponde Baldi – Personalmente sono molto curiosa e impaziente di entrare a far parte di questa nuova categoria». « Veterana e..di una certa età.. – scherza Dall’acqua – ma in realtà mi sento come una bimba al parco giochi, dove ogni cosa la emoziona ed esalta».

 

– Conoscete bene la società, lo staff e alcune delle atlete, come vedete il vostro ruolo all’interno del gruppo?

«Si ormai ci conosciamo bene – si fa avanti la centrale – e come ogni anno avrete da parte mia serietà e professionalità; per quanto riguarda il gruppo invece, credo che il ruolo di ciascuna di noi verrà disegnato giorno per giorno, insieme, proprio dal gruppo stesso». «È bello vedere una società e una squadra rinnovarsi di anno in anno pur mantenendo la stessa identità che c’è alla base – replica Gloria – Essendo inserita in questo contesto da ormai 5 anni inevitabilmente potrò dare un supporto maggiore soprattutto alle nuove inserite».

 

– Siete entrambe atlete bresciane, dev’essere emozionante difendere i propri colori in serie A, no? cosa vi lega alla società e al territorio?

«È per me un enorme orgoglio – ci confida Baldi – poter raccontare di aver vestito nella stessa società i colori della mia città sin dagli inizi di un progetto, già all’ora molto ambizioso (io sono arrivata in B2 ma la società partiva dalle giovanili), e arrivato in pochi anni alla serie A. Credo sia un grandissimo privilegio che molti atleti sognano e per questo mi ritengo fortunata». «Certamente è emozionante – afferma Chiara – poter giocare in serie A per altro guadagnata nella propria città è una bella soddisfazione: e se per il quinto anno consecutivo ho scelto di continuare ad indossare questi colori è perché affetti e obiettivi comuni mi trattengono qui».

 

– Non si dovrebbe dire che un atleta ha “paura”, ma in questo salto di categoria c’è qualcosa che vi intimorisce?

«No! – risponde con fermezza Dall’acqua –  È una sfida, e come tale va affrontata, dando ovviamente il meglio di se, così comunque vada non si possono aver rimpianti». «Sicuramente ci sarà un impatto alla categoria ben diverso dagli anni precedenti ma questo non mi spaventa – prosegue Gloria – le motivazioni sono tante, so di essere in una squadra dove all’ordine del giorno c’è sempre stato il duro lavoro e questo sarà l’arma per vincere, prima di tutto, le preoccupazioni».

 

– Che obiettivi personali avete nel prossimo anno? E di squadra?

«A livello di squadra è difficile da dirsi ora come ora – spiega l’opposto bresciano – la squadra è stata rinforzata e sicuramente puntiamo ad arrivare più in alto possibile, cercando per prima cosa di raggiungere la salvezza con tranquillità. Personalmente ho il vantaggio di poter continuare il percorso iniziato con Mazzola: continueremo a lavorare sulle direzioni di attacco, cercando di consolidare al 100% il servizio in salto spin». «Con l’allenatore e lo staff abbiamo steso un programma mirato su due situazioni che interessano il mio ruolo di centrale. E per quanto riguarda la squadra credo che la salvezza sia il punto di partenza… il resto è tutto da vivere».

 

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