Aprilia Volley: battuta Vicenza, conquistata una storica finale di Coppa Italia A2
Autore: Lega Volley Femminile
27 Febbraio 2010

Aprilia Volley – Osmo BPVI Vicenza 3-1 (23-25, 25-19, 25-13, 25-22)
Aprilia Volley: Casuscelli NE, Vetri 0, Corjeutanu 16, Zuleta 15, Pappacena NE, Tanturli 0, Pinci 0, Piattella 18, Cella 17, De Gennaro (L), Musti De Gennaro 15, Ravetta 17. All. Cristofani
Osmo BPVI Vicenza: Lyutikova 0, Gorini 0, Popovic 9, Arimattei 13, Strobbe 0, Gomiero 0, Zilio (L), Assirelli 3, Tsekova 16, Paccagnella 11, Muri 2. All. Marasciulo
Arbitri: Montanari – Goitre
Note: Aprilia: bv 1, bs 7, muri 16. Vicenza: bv 2, bs 6, muri 5. Durata set: 27’, 25’, 24’, 29’. Totale: 1.45

Un’Aprilia Volley formato diesel vola per la prima volta in una finale nazionale. La squadra di Cristofani batte in semifinale per 3-1 la Osmo BPVI Vicenza, conquistando così il match decisivo per la Seat Coppa Italia di A2. Dopo aver perso il primo set, di rincorsa, Cella e compagne si sono sciolte ritrovando gioco e sicurezze. In avvio Vicenza è stata brava a sbagliare poco e nulla, rimanendo così in corsa, Aprilia solo dal secondo ha carburato e imposto il proprio ritmo. Perfette nell’asse muro-difesa (alla fine sono ben 16 i muri finali) e soprattutto in contrattacco.
Lulama Musti De Gennaro e Lorena Zuleta le note positive sia a muro sia in attacco, Cella ha dato i giusti equilibri, Ravetta è uscita alla distanza firmando punti importanti, Corjeutanu chirurgica nei momenti topici, ma tutta la squadra ha risposto bene. Un risultato storico se consideriamo che la formazione pontina è al secondo anno in serie A.
Il capitano Elisa Cella sottolinea le difficoltà del match. “Sapevamo che non sarebbe stato facile, i valori in campo in questa competizione sono alti. Il campionato e quello che si è fatto finora non contano nulla, siamo
entrate contratte, poi dal secondo set abbiamo voltato pagina, cercando di forzare il servizio per far giocare loro palla alta. Non ho preferenze sull’avversario, chiunque ci sarà dall’altra parte della rete sarà una battaglia, due squadre con giocatrici esperte”.
Il tecnico Luca Cristofani: “Non ci siamo espressi al massimo, non stiamo al meglio fisicamente, ma il gruppo è uscito alla distanza. Abbiamo commesso degli errori banali e questo non dovrà accadere domani. Non capita tutti giorni, anzi forse non ci capiterà più, di giocarci una finale di Coppa Italia, dunque dovremo dare il massimo. Oggi sono stati quattro set di una partita lunga nove-dieci set”.
Monica De Gennaro: “Siamo partite contratte, sentivamo troppo la gara, poi ci siamo sciolte e abbiamo fatto il nostro gioco. La posta in palio è alta, dunque è normale sentire queste partite. Vicenza ormai fa parte del mio passato, l’amicizia con alcune ragazze rimane, ma quando si entra in campo sono avversarie come altre, io ho pensato solo alla partita”.
La cronaca
Partenza contratta dell’Aprilia Volley che non riesce a giocare come sa (8-9). Bloccata nella costruzione del gioco, in attacco le cartucce sono cariche scariche (11-13), dall’altra parte Vicenza fa il suo: precisa in cambiopalla e pungente al servizio. Le pontine, però, riordinano le idee (20-20), a muro le cose vanno meglio (sono 6 in totale), così provano a mettere la zampata vincente anche se la fase di cambiopalla non va al meglio (21-22). Poi sul 23-22 Vicenza non sbaglia più nulla, Aprilia non incide e subisce un parziale di 3-0, le venete possono così chiudere sul 25-23. Nel secondo set equilibrio fino al primo tempo tecnico (7-8). Poi dal 12-9 le pontine prendono il largo, la ricezione funziona, l’attacco anche. Ma è con il servizio di Zuleta prima e Musti De Gennaro poi che l’Aprilia Volley costruisce i due break vincenti (16-10).
Spinta dalle due centrali in attacco e da una Monica De Gennaro in ricezione (83% perfetta) in casa biancoblu funziona tutto liscio. Un piccolo calo di concentrazione fa conquistare qualche punto alle vicentine, ma Aprilia è brava a mantenere il controllo e pareggiare i conti (25-19).
Terzo set positivo per la squadra pontina che parte a mille (10-4). Cella e compagne sono perfette in fase punto: servizio micidiale e correlazione muro-difesa perfetta (13-6). Vicenza sembra accusare il colpo e non reagisce. In attacco Arimattei e Tsekova sbattono su un muro ordinato (17-7), Musti De Gennaro è l’arma più pericolosa in fase offensiva (20-9), ma tutta la squadra gioca come sa, ritmo alto e grande attenzione in contrattacco, dove non si sbaglia un pallone. Così le apriliane mantengono il vantaggio e chiudono sul 25-13. Nel quarto set Aprilia continua a giocare come sa, grande attenzione e concretezza nella fase di contrattacco (11-7), Vicenza prova a rimanere attacca al match con Arimattei e Popovic, ma Corjeutanu e Cella danno la spinta alla squadra pontina (16-11). Cuore, coraggio e determinazione, è un’Aprilia che gioca alla grande, non sbagliando più nulla (19-13). Vicenza prova l’ultimo assalto (21-18). Finale appassionante (24-22), ma Aprilia si impone 25-22.

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