Nella gara inaugurale del I° Memorial “Simonetta Avalle” la SMI Roma Volley cede alla Bartoccini MC-Restauri Perugia per 3-1 (25-13; 22-25; 23-25; 13-25) ma sono tanti i segnali positivi in un incontro giocato per gran parte alla pari contro un avversario di categoria superiore. Per la prima davanti al pubblico romano in cabina di regia c’è Guiducci, che compone la diagonale con Perović. A completare lo starting six Biesso e Consoli al centro della rete, Mason e Angelina in banda e Zannoni libero. Parte forte la SMI Roma Volley, che mette subito le mani sul set ed aumenta gradualmente il vantaggio, toccando il +6 con il pallonetto di Angelina. Perugia non regge il ritmo imposto dalle capitoline, che allungano ulteriormente con una sontuosa diagonale di Perović (15-8) e l’attacco di Consoli (17-9). L’ace di Guiducci vale addirittura il +9, mentre il +10 è merito di Mason con un tocco a scavalcare il muro avversario (23-13). A consegnare il primo set alle giallorosse, invece, è l’attacco out di Perinelli. Nel secondo set, che nelle battute finali vede l’ingresso di Baratella, Perugia si ritrova e pareggia i conti con Fiesoli (22-25). Nel terzo set, che si apre con Bosso sul taraflex, le Wolves si ricompattano e si portano avanti con Angelina (10-6). Poco dopo, sul 14-12, entra anche Cantoni. Perugia non molla e ricuce a poco a poco lo svantaggio (22-22) fino al sorpasso con il 23-25 di Gardini. Nell’ultima frazione, in cui coach Cuccarini mette in campo anche Pecorari, Perugia alza subito il ritmo e conduce agevolmente. Alla fine è ancora Gardini a chiudere set e match (13-25). Domani pomeriggio, alle ore 15:00, le giallorosse disputeranno la finale per il terzo posto contro il Gruppo Formula 3 Messina, che è stata sconfitta per 3-0 da Il Bisonte Firenze.
Giuseppe Cuccarini (Head Coach SMI Roma Volley): “Abbiamo disputato un primo set molto buono e poi abbiamo sempre giocato al loro livello, fatta eccezione per l’ultima frazione dove abbiamo avuto un piccolo calo. In questa fase della preparazione direi che possiamo dirci soddisfatti”.