LIU•JO Volley Carpi: Valentina Sghedoni protagonista su “Tempo”
Autore: Lega Volley Femminile
14 Gennaio 2010

Modenese D.O.C. è Valentina Sghedoni seconda alzatrice della LIU•JO Volley Carpi che tra laboratori, studi scientifici e palestre ci racconta i sacrifici di una “futura biologa”con una passione smisurata per la pallavolo, sport che ha conosciuto, come la maggior parte delle praticanti, grazie al cartone animato di Mila e Shiro.

Cresciuta a livello pallavolistico nelle giovanili del Volley Modena, non poteva che trovare la sistemazione ideale per continuare la sua carriera sportiva nella società del Presidente Rino Astarita, nell’ambiziosa LIU•JO Volley Carpi.

Valentina è sempre pronta a dare il suo contributo all’occorrenza e ben disposta al sacrificio per potersi “giocare” al meglio il sogno diventato realtà di poter disputare un campionato di serie A.

Valentina ci racconti un po’ di te?

Ho iniziato a giocare quando avevo 6-7 anni e la passione è scoccata quasi subito … ma la vera prova del 9 c’è stata negli anni delle giovanili al Volley Modena, quando alla passione si sono aggiunti impegno, costanza, determinazione e qualche sacrificio. Proprio sacrificando qualche cosa in modo disinteressato e naturale ho preso coscienza del mio profondo legame con questo sport.
Al di fuori della mia vita da sportiva frequento il terzo anno dell’Università di Scienze Biologiche a Modena: quest’anno faccio un po’ più fatica a frequentare, ma è una scelta che ho fatto consapevolmente, sapendo di dover affrontare un impegno pallavolistico più grande.

L’anno scorso hai giocato a Cadelbosco (RE) partendo da riserva e poi invece hai giocato buona parte del campionato.

Si, prima di venire alla LIU•JO ho giocato per 2 anni in B1 alla Crovegli Cadelbosco, anni che mi hanno fatta crescere esponenzialmente, dapprima dal punto di vista tecnico e successivamente psicologico.
L’anno scorso le cose non sono andate troppo bene, abbiamo incontrato molte difficoltà: abbiamo fatto un campionato di metà classifica, cambiando il tecnico, affrontando infortuni e avversità in un girone composto da squadre ostiche (tra le quali Carpi, per l’appunto). Tra queste peripezie, e forse anche a causa di queste, ho trovato spazio in campo approfittandone al massimo.

Quest’anno l’opportunità di giocare in una grande squadra come Carpi, te l’aspettavi questa possibilità?

Assolutamente no! Forse questo è stato uno di quei famosi treni che passano una volta nella vita. Ho deciso di salire (anzi di lanciarmici proprio sopra!) per mettermi alla prova. Mi piace sfidare le mie possibilità e finora questa competizione con me stessa mi ha portata fino a qui!

Qual è stata la prima impressione in merito all’ambiente di Carpi e alle tue nuove compagne?

Direi ottima! Le compagne si sono dimostrate subito speciali e disponibili. Da loro ho tantissimo da imparare, sia dentro che fuori dal campo! L’ambiente di Carpi è un’insieme di fiducia, disponibilità, rispetto, impegno, gioia e carica. E’ impossibile non sentirsi a proprio agio!

Cosa significa per te giocare in A2 e in una squadra che punta decisamente in alto?

Per me giocare in serie A, oltre ad essere un’immensa possibilità, rappresenta un enorme motivo di orgoglio. E’ il sogno di ogni bambina che gioca a minivolley e che guarda Mila e Shiro. E’ sempre stata un’idea per me raggiungibile solo nella mia mente: ora che il sogno è realtà, pacca sulla spalla e … pedalare!

Quest’anno hai ritrovato Elisa Magnani, già tua compagna l’anno scorso a Cadelbosco, contenta?

Come potrei non esserlo? Questo è il terzo anno che giochiamo insieme, abbiamo vissuto insieme tantissime esperienze e sono contentissima di vivere anche questa avventura con Skippy!

Che emozioni si provano a scendere in campo davanti a centinaia di tifosi soprattutto durante le partite casalinghe con il palazzetto sempre pienissimo?

Indescrivibili. Soprattutto durante le partite casalinghe sentire il pubblico che tifa e gioisce ( o soffre …) insieme a te, ti fa sentire più forte. Il pubblico di Carpi è davvero il settimo giocatore in campo!

Cosa ti auguri di imparare da questa bellissima avventura di quest’anno?

Mi auguro di crescere come atleta, d’altronde ho dei bellissimi esempi intorno a me da emulare!

Con quali compagne hai legato maggiormente quest’anno e perché?

Con tutte ho condiviso qualcosa e tutte mi hanno insegnato (e mi stanno insegnando) qualcosa di importante.

Tu sei la seconda alzatrice della LIU•JO Volley Carpi, qual è la cosa più difficile nel tuo ruolo?

Beh, sicuramente dover essere sempre pronta ad entrare in campo è difficile, sia perché è difficile restare calda in panchina, ma anche per l’aspetto psicologico.

Un bilancio di questo 2009 appena passato e un pronostico per il 2010.

Il mio 2009 è stato un anno complicato, che però si è evoluto meglio nella seconda metà dell’anno. Speriamo in un bel 2010, magari con una bella e meritata promozione!

L’emozione, la situazione, il momento che ti ha colpito maggiormente fino ad ora in quest’anno a Carpi.

Ce ne sono tantissimi, bellissimi e divertenti! Bè però una “situazione” merita di essere citata: l’ultimo punto della partita a San Vito dei Normanni… non ha bisogno di presentazioni!

Gino Coloni (Redattore di Tempo, settimanale di Carpi)
Photo credit Brown66

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