Igor, il primo volto nuovo è Giulia Leonardi!
Autore: Igor Gorgonzola Novara
Scritto da: Giuseppe Maddaluno
16 Maggio 2025

Il primo volto nuovo della Igor Volley 2024-2025 è quello di Giulia Leonardi, libero romagnolo classe 1987 che vestirà la maglia azzurra dopo un biennio a Firenze. Atleta esperta e dal ricco palmares personale (1 Scudetto, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana e 2 CEV Cup vinte a Busto Arsizio, squadra in cui ha speso la maggior parte della propria carriera; 1 CEV Cup vinta a Urbino), Leonardi affiancherà De Nardi nel pacchetto difensivo azzurro. Dall’esordio a Forlì nel 2007-2008, 17 stagioni da protagonista assoluta in massima serie, presenza costante interrotta solo per la maternità tra il 2021 e il 2023, e l’onore per alcune stagioni di vestire anche la maglia della nazionale maggiore.

Enrico Marchioni (direttore generale Igor Gorgonzola Novara): “Crediamo che Giulia possa rappresentare la miglior alternativa possibile nel suo ruolo, sia per le qualità tecniche sia per le sue doti umane, che ne fanno una persona molto positiva, in grado di offrire un contributo importante in campo e anche fuori. Giulia può vantare una grandissima esperienza, che metterà al servizio della squadra al pari del suo grande entusiasmo, e questo darà la possibilità al nostro staff tecnico di contare su due liberi di sicuro affidamento e dalle grandi motivazioni“.

Giulia Leonardi (libero Igor Gorgonzola Novara): “Sono emozionata ed entusiasta all’idea di tornare a vestire la casacca di un grande club e di poter lottare al vertice. Conosco Novara da tantissimi anni, è una realtà che ho sempre affrontato da avversaria, anche in derby molto tosti e sentiti, e che ovviamente ho sempre apprezzato e rispettato anche in virtù dei feedback sempre positivi ricevuti da atlete che qui hanno giocato. La squadra viene da una stagione stupenda, questo vuol dire essere chiamati a lavorare sodo per provare ad alzare ulteriormente l’asticella ed è una sfida che affronto con grande determinazione. Il rientro dopo la maternità? Il primo anno è stato sicuramente complicato, bisognava riadattare il mio desiderio di vivere a pieno la palestra, di lavorare un sacco perché quella è la mia cultura, incastrando tutti gli impegni di madre. Di contro, devo dire che sento di avere più energia che mai e una motivazione extra in ogni mio passo“.

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