Il presidente Mauro Fabris si schiera a sostegno della Volley Modena Femminile, neopromossa in Serie A2, dopo il rifiuto sull’utilizzo dell’impianto cittadino del PalaPanini da parte del Modena Volley maschile
In merito al diniego sull’utilizzo del PalaPanini per il prossimo campionato di Serie A2 da parte del Modena Volley maschile nei confronti della Volley Modena femminile, neopromossa dalla Serie B1, il presidente della Lega Volley Femminile, Mauro Fabris, ha dichiarato: “La decisione da parte del Modena Volley maschile di negare l’utilizzo del PalaPanini al Volley Modena femminile del presidente Mirco Muzzioli è inaccettabile e dimostra un atteggiamento evidentemente ancora “patriarcale”, una concezione “privata” di un bene pubblico, ma soprattutto una mancanza di rispetto non solo ad una realtà femminile locale sportiva e storica, intenzionata a ripercorrere le orme di una Società che ha vinto tutto in Italia e in Europa, ma ad un intero movimento, quello della Serie A Femminile, che anche quest’anno ha trionfato con i propri Club in tutte le Coppe Europee, in cui milita la squadra Campione del Mondo e in cui giocano le Campionesse Olimpiche di Parigi 2024 che hanno dato il primo oro nella pallavolo all’Italia. Per i “maschietti”, evidentemente, la pallavolo femminile è ancora uno sport minore da mandare nei campetti di periferia. Per tali ragioni, ho chiesto di poter incontrare al più presto il Sindaco di Modena per provare a sbloccare questa incresciosa situazione, che compromette il percorso di una società che ha lavorato alacremente in queste ultime stagioni per guadagnarsi la promozione sul campo“.
Il presidente Fabris ha poi concluso: “La Volley Modena femminile merita di disputare il campionato di Serie A nello storico palazzetto cittadino, un impianto che non può essere considerato un bene privato ma un tempio di tutta la pallavolo italiana, al femminile come al maschile. La mancanza di spazi non può essere una giustificazione, soprattutto se condizionata dalla presenza delle formazioni Under 19 e Under 17, vista la netta e sostanziale differenza di rilevanza sportiva e di interesse tra i campionati di Serie A femminile, che rappresentano l’eccellenza del movimento pallavolistico di interesse nazionale ed internazionale, e i campionati giovanili maschili”.