Banca Reale Yoyogurt Giaveno: il presidente Ricci analizza la situazione globale
Autore: Lega Volley Femminile
28 Febbraio 2013

La realtà del movimento, la situazione giavenese, idee per salvaguardare il consorzio e un’analisi personale del proprio cammino fin qui percorso. Ecco le parole di Claudio Ricci, presidente della Banca Reale Yoyogurt Giaveno e membro del Consiglio d’Amministrazione della Lega Pallavolo Serie A Femminile.

Un giudizio sull’attuale momento della pallavolo femminile italiana.
“Le brutte vicissitudini sportive recenti si sono concretizzate in maniera totalmente diverse tra loro. Ma ugualmente non preventivabili. La Lega non poteva né sapere né ipotizzare le possibili difficoltà economiche che hanno purtroppo fatto concludere anzitempo le avventure di Crema e Modena. Entrambi i club, infatti, si sono iscritti al campionato in maniera assolutamente regolare, rispettando i parametri imposti dalla Lega. La situazione economica è sicuramente delle più complesse e, ovviamente, le Società sportive questa situazione la vivono in maniera difficile, ma gli organi di controllo debbono sempre vigilare con la massima attenzione per far sì che l’intero movimento possa essere costantemente tutelato. A tal proposito, per la prossima annata sportiva, stiamo studiando strategie proficue e soprattutto lungimiranti, perché l’obiettivo primario dev’essere quello di creare un’evoluzione globale duratura, costituita da fondamenta salde e idee innovative. In occasione della finale di Coppa Italia il movimento ha deciso di organizzare un pranzo di lavoro con tutti gli esponenti della massima serie. Queste occasioni devono essere sfruttate nel migliore dei modi, basando il tutto su un confronto costruttivo e produttivo. La stessa cosa verrà ripetuta con i club di A2, in quanto le buone vedute non hanno categoria”.

In che modo la Lega vigila sugli aspetti economici delle Società?
“La Lega esercita due fasi di controllo sul pagamento degli emolumenti: una a dicembre e l’altra a febbraio. Con annessi punti di penalizzazione per chi non è in regola, appunto, con il pagamento degli stipendi. Se il ritardo diventa cronico, la Lega interviene sul controllo delle stipulazioni contrattuali con gli sponsor e sui bilanci delle Società. Per il prossimo anno, tra le altre cose, si sta cercando una soluzione che possa affidare alla Lega il controllo delle Società in crisi, ovviamente sperando che non ce ne siano. Ciò comporterebbe non solo la tutela e la valorizzazione dell’intero movimento, ma escluderebbe anche il rischio delle morti sportive durante le stagioni. Quanto accaduto recentemente non deve più succedere. Semplice, chiaro e categorico”.

Una realtà come quella giavenese come e grazie a chi può vivere?
“Giaveno è una piccola realtà che vive esclusivamente grazie agli sponsor amici, alla passione dei propri tifosi e alla collaborazione con le istituzioni locali e regionali. Quando qualcuno di questi viene a mancare per cause legate alla mancanza di liquidità, inevitabilmente, il problema si riflette sul club, creando problematiche relative alla solvibilità. Quest’anno, e non lo nascondiamo perché non avrebbe senso, abbiamo avuto dei ritardi nel pagamento degli emolumenti dei nostri tesserati. Ma gli stessi hanno avuto comprensione e pazienza e, soprattutto, si sono fidati delle figure societarie. Ora la situazione è assolutamente migliorata, possiamo tranquillamente dire di essere pressoché a regime. In questo discorso, però, debbo sottolineare come i nostri budget siano contenuti e, di conseguenza, anche i piccoli problemi che si sono posti erano della stessa valenza”.

Perché gli sponsor dovrebbero investire nel movimento?
“La pallavolo femminile in Italia è uno sport glorioso, importantissimo e che vanta un gran numero di iscritti. Basti pensare che stiamo parlando di uno sport seguito dai giovani e meno giovani, intere famiglie settimanalmente prendono d’assalto i palazzetti, e le iscrizioni ai corsi di volley aumentano sensibilmente di anno in anno. Il doping amministrativo, con le ferree regole imposte dalla Lega, non esiste. La passione, e aggiungerei per fortuna, è ancora predominante sul lucro. Con piccoli esborsi monetari, ovviamente avvalendosi di una comunicazione ben eseguita, si possono ottenere spazi sui giornali, televisioni e, come nel caso del Giaveno, si può creare un piccolo modello che fa dello scambio di prodotti e idee il suo modus operandi. Facendo sfociare il tutto in una buona dose di visibilità mediatica”.

Un giudizio sul suo cammino in questo mondo e idee per il futuro.
“Il mio bilancio personalmente è ottimo. Siamo sbarcati nella massima serie, nonché a mio avviso il campionato più bello d’Europa, dopo un solo biennio in A2. Grazie a un lavoro articolato, faticoso, ma ben organizzato. Tutte le figure dirigenziali hanno operato e operano in maniera impeccabile e meticolosa. Ritengo che questi due elementi siano proprio la nostra forza motrice. D’altra parte, però, bisogna sempre pensare al domani, ponendosi nuovi obiettivi ambiziosi da raggiungere. Debbo ringraziare sentitamente la mia famiglia che da 30 anni supporta il mio cammino nel mondo del volley. Ho fatto l’allenatore, il semplice dirigente, il direttore sportivo e ora il presidente. Sono orgoglioso del mio percorso, in cui sono riuscito ad assimilare valori sportivi e non. Inoltre non posso non ringraziare i miei più stretti collaboratori, l’amico Ezio Ferro (presidente Fipav CR Piemonte) e Antonio Vagliengo, i quali con i loro preziosi consigli mi hanno sempre indicato la via maestra, e tutti coloro che hanno sempre creduto nel mio concetto di progettualità. Negli ultimi mesi, inoltre, sono stato anche eletto Consigliere di Lega. Onorificenza che mi gratifica, ma che al tempo mi responsabilizza sensibilmente.

Come immagino il mio futuro sportivo? Non so cosa possa riservare, la situazione economica generale è complessa, ma le problematiche ritengo che vadano poste sempre a tempo debito. E quindi, come sempre, rimango fiducioso sul fatto che ci possa essere sempre un miglioramento”.

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