Uvmm, nuovo medico: “Nel volley ottimo livello di formazione”
Autore: Ipag S.lle Ramonda Montecchio
17 Gennaio 2023

Dal calcio alla pallamano, fino ad approdare al volley. Emanuele Santoro, siciliano di origine ma veronese d’adozione (vive ad Arcole), è il nuovo medico sociale di Unione Volley Montecchio Maggiore – Ipag Sorelle Ramonda.

Un ruolo che ricopre con molta soddisfazione: “Nel volley ho trovato un ottimo livello di preparazione intesa come formazione dello staff tecnico, cosa che difficilmente si trova in giro”.

 

Specializzato in medicina dello sport, Santoro vanta parecchie esperienze come medico dello sport, soprattutto nel calcio. È stato medico di squadre di calcio professioniste come Messina, Legnago e Arzignano-Valchiampo. In campo femminile è stato medico responsabile della squadra di pallamano Handball club Messana, in serie A. Come medico dello sport si è specializzato anche dal punto di vista clinico, occupandosi di riabilitazione dei cardiopatici.

Emanuele, com’è nata la passione per lo sport?

“Ho sempre praticato lo sport e l’ho anche seguito come appassionato. Da piccolo facevo nuoto, poi ho giocato a pallavolo perché mio padre era un giocatore di volley. Successivamente, per motivi di studio, ho dovuto un po’ abbandonare la mia passione, però ho continuato a giocare nel tempo libero. L’anno scorso mi sono trasferito in Veneto e con la mia compagna ho cercato di riprendere la mia vecchia passione. A un certo punto ci siamo imbattuti in Stefano Carta, coordinatore del Sambo Volley Team, e siccome nella loro società c’era un gruppo di atleti master ci siamo aggregati. Da lì è nato il contatto con il Montecchio, che cercava assistenza medica per le partite. Ed è partita la collaborazione, facilitata dal fatto che io abito a cinque minuti di strada dal Palaferroli di San Bonifacio”.

Com’è stato l’approccio con il mondo della pallavolo?

“Molto positivo. Nel Montecchio ho trovato persone cordiali e attente e un alto livello di preparazione, intesa come formazione dello staff tecnico. Ci sono ottimi professionisti, con cui mi confronto continuamente: il fisioterapista Alessandro Paiolo, il preparatore atletico Davide Vallortigara,  il massaggiatore Gianfranco Baldin. Spero di integrarmi sempre di più, in modo da aiutare il più possibile tutto lo staff nella gestione delle atlete”.

In che cosa consiste il lavoro del medico sociale di una squadra?

“Oltre ad essere presente nelle partite casalinghe, vengo interpellato quando c’è una ragazza che accusa qualche malessere, dal semplice raffreddore agli infortuni. Avendo anche esperienza come ecografista multidisciplinare, ho a disposizione la strumentazione idonea per interventi tempestivi. Quello che svolgo è un lavoro di equipe con staff sanitario e staff tecnico, sempre nell’ottica di risolvere i problemi e rimettere in sesto le atlete”.

Come ha trovato le giocatrici di UVMM?

“Molto bene. Sono un bel gruppo: calibrate, assortite e forti. Ho visto alcune partite dal vivo e devo dire che sono molto brave, con la capacità di fare squadra che, del resto, è propria di tutto il team dirigenziale e tecnico. Un fattore importantissimo per gestire bene questo tipo di realtà”.

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