Minetti Vicenza: Giada Gorini presenta la nuova Minetti Vicenza
Autore: Lega Volley Femminile
30 Maggio 2009

Il giro di opinioni sulla Minetti Vicenza 2009/2010 prosegue oggi con Giada Gorini, la palleggiatrice ligure cresciuta nel settore giovanile biancorosso che rientra dal prestito annuale al Volley San Vito in A2. Dopo l’esperienza con la formazione brindisina la 21enne alzatrice arrivata a Vicenza nel 2004 dal Volley Genova Ponente e scudettata under 18 nel 2006 si conferma nella seconda categoria nazionale con l’obiettivo di crescere e di fare da stimolo alla titolare Elisa Muri, oltre che di contribuire a tenere alto il livello tecnico in allenamento durante la settimana. Nella stagione appena trascorsa ha collezionato 21 ingressi tra regular season e play off per un totale di 79 set giocati (media di 2,7 a partita). Anche per Gorini la chiacchierata inizia dalle future compagne di squadra già certe di vestire la maglia biancorossa da agosto.

“Menchova e Zilio sono due giocatrici di categoria superiore che potranno darci tanto. Come ho già avuto modo di dire sono contenta di avere in squadra atlete come loro di grande esperienza; mi fa ovviamente piacere ritrovare persone come Marilyn (Strobbe) con le quali ho passato quattro anni insieme e mi trovo a meraviglia, ma proprio per questo non possiamo trasmetterci più di tanto a vicenda, mentre giocatrici più grandi hanno molto da insegnare”.

Tatiana Menchova ha dichiarato che starà a voi giovani poi accettare o meno i consigli…

“Per quanto mi riguarda la voglia di imparare c’è, e anche la voglia di prendere il più possibile da giocatrici come Tatiana. Certo l’allenatore può dare tanto e il suo ruolo rimane fondamentale, ma ho visto anche quest’anno a San Vito che da atlete più esperte che hanno giocato in nazionale come la mia ex compagna di squadra Pinedo c’è moltissimo da apprendere, anche a livello di mentalità e di professionalità”.

Quest’anno hai visto da vicino la serie A 2, cosa serve a livello di squadra per fare la differenza in questa categoria?

“Credo che per ambire ai piani alti bisogna avere due straniere forti e giocatrici con esperienza in categorie superiori. Con Menchova e Zilio mi sembra che i presupposti per la prossima stagione siano buoni. Di sicuro la A2 è un campionato molto equilibrato, in cui di solito manca il Pesaro o il Bergamo della situazione, anche se è presto per dire se sarà così o meno. Lo abbiamo visto anche noi quest’anno a San Vito, arrivando ai play off da neopromossa e battendo 3-0 ai quarti Villa Cortese che poi è salita in A1… La stessa Piacenza ha vinto ma non stravinto il campionato, tanto che a lungo è stata in seconda o terza posizione. Rispetto ad altre serie c’è sicuramente un equilibrio maggiore e in questa condizione anche la grinta e l’atteggiamento in campo, più che la tecnica, possono fare la differenza e decidere il risultato di una partita”.

Quanto è importante avere una panchina lunga e delle alternative possibilmente in tutti i ruoli?

“E’ fondamentale, non so quante squadre ci saranno il prossimo anno ma sicuramente si profila un campionato lunghissimo, con settimane in cui si giocheranno anche tre partite, magari con due trasferte in pochissimi giorni, alcune anche insidiose dal punto di vista logistico, e poco tempo per recuperare… Personalmente questa situazione mi stimola tantissimo perché so di potermi giocare le mie chances e che dovrò farmi trovare pronta quando sarò chiamata, magari in alcune situazioni tattiche precise come può essere la necessità di un doppio cambio palleggiatore-opposto… In queste settimane di post-campionato mi sono allenata spesso con Yumi (Diago Silva) e penso che la sua presenza in rosa possa dare tranquillità a Tatiana e alla squadra e che potrà dare una mano in tanti frangenti”.

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