Cda Talmassons
18/04/2024
CDA Talmassons, è l’ora della finale: Sabato gara 1 contro...
Si avvicina sempre di più la prima storica finale playoff per la CDA Talmassons FVG. Sabato pomeriggio, alle ore 17.00, le Pink Panthers affrontera...
LeggiIn fondo ad una partita dalle mille sfaccettature, resta la capacità di saper ancora coniugare il verbo “vincere”. Che, nello sport, non è mai un fatto così banale. Il terzo successo di fila finisce così per essere un’ulteriore iniezione di fiducia per questa Lardini, abile a venire a capo di una partita scorbutica e in una giornata per nulla semplice. “Non è una scusa, ma non è facile giocare con tutto quello che sta accadendo attorno e che viviamo, ma dobbiamo mantenere i nervi saldi”, ha ammesso coach Massimo Bellano al termine del confronto con la Golem Software Palmi. “Siamo andati a corrente alternata e siamo stati troppo fallosi: 25 errori in tre set sono troppi, dobbiamo essere più bravi a limitarli e lo possiamo fare solo allenandoci con continuità”. Nell’analisi dell’allenatore della Lardini c’è anche e soprattutto la consapevolezza di aver trovato dall’altra parte della rete un’avversaria di qualità. “Se nella precedente partita Palmi si fosse trovata avanti 2-0 contro Pesaro probabilmente non ci sarebbe stato nulla da dire. A loro manca ad oggi una straniera e al completo saranno ancor più competitivi. Ecco perché questi punti valgono ancora di più”. Per la prima volta la Lardini si è trovata a rincorrere, per la prima volta ha dovuto affrontare il tie-break e la capacità di reagire positivamente agli eventi è elemento tutt’altro che trascurabile. “Con un po’ più di freddezza quel primo set potevamo chiuderlo a nostro favore. Poi è vero che siamo stati bravi a reagire. Sono contento, spero che possiamo riprendere a lavorare con continuità come abbiamo fatto nelle due settimane che ci hanno portato all’inizio del campionato, non ho dubbi che riusciremo a fare delle prestazioni più continue di questa”. La storia della partita in crescendo della Lardini si specchia con quella di Lana Scuka, che dal secondo set ha viaggiato al 54% di efficacia offensiva, diventando quasi illegale nel tie-break e chiudendo con 20 punti. “All’inizio loro sono state brave a difendere tutto – ha detto la schiacciatrice slovena – poi le cose sono andate meglio. All’inizio del quinto set mi sono detta: “vai e tira forte”, perché quello so fare. Sul 2-1 forse abbiamo pensato che la partita fosse finita, ma è andato tutto male”. Per la Scuka, davanti alla sua famiglia arrivata da Lubiana, è il bottino di punti più corposo da quando è in Italia. “Mi sono unita alla squadra più tardi, ma mi sono trovata subito bene. Le mie compagne sono quasi tutte della mia età e mi danno una mano, così come mi aiutano tanto Chiara e Federica (Negrini e Feliziani, ndr). Mi piace tanto stare in campo, per me è importante giocare e crescere: sono venuta un anno fa in Italia per sognare e sono qui a Filottrano per continuare a inseguire il mio sogno”.