Il Bisonte Firenze: la prima volta non si scorda mai
Autore: Lega Volley Femminile
29 Novembre 2014

VOLLEY 2002 FORLI’: Lancellotti, Stoltenborg 1, Ventura 7, Ceron 4, Rossi ne, Nazarenko 4, Guasti 5, Cardullo (L1), Neriotti ne, Aguero 16, Koleva 3, Ferrara (L2) ne, Prsa ne. All. Marone.
IL BISONTE FIRENZE: Mastrodicasa 8, Petrucci 2, Liliom 14, Turlea 8, Negrini 17, Poggi ne, Pascucci ne, Parrocchiale (L1), Savelli (L2) ne, Pietrelli ne, Calloni 6, Bertone 1, Vingaretti. All. Vannini.
Arbitri: Fretta – Venturi.
Parziali: 23-25, 18-25, 14-25.
Note – durata set: 27’, 25’, 20’; muri punto: Forlì 4, Il Bisonte 8; ace: Forlì, Il Bisonte 2.

La prima volta non si scorda mai. E come potrebbe essere altrimenti: ci sono volute cinque partite, in cui Il Bisonte Firenze ha affrontato tutte le squadre più forti della classifica, ma alla sesta, finalmente, la prima storica vittoria in A1 è arrivata, e forse c’è anche più gusto così, perché le azzurrine se la sono dovuta sudare, e adesso se la possono godere ancora di più, a maggior ragione perché i tre punti se li sono conquistati contro una diretta concorrente per la salvezza, la Volley 2002 Forlì della grande ex Elena Koleva. E questo successo è prima di tutto per il patron Wanny Di Filippo, che a tre settimane dall’incidente stradale sta meglio, e da Cremona, dove è stato trasferito per essere più vicino ai familiari, avrà sicuramente festeggiato con un grande sorriso la prima vittoria in A1. Ma è anche di un gruppo che ha saputo mantenere la serenità giusta nonostante l’inizio difficile, e di una società che non ha mai fatto mancare il suo apporto. Insomma, questo 29 novembre rimarrà per sempre impresso nella storia de Il Bisonte Firenze, e può essere considerato il primo passo verso una salvezza che comunque è ancora tutta da conquistare.

Francesca Vannini sceglie Petrucci in palleggio, con Turlea opposto, Negrini e Liliom (completamente ristabilita dopo lo spavento di domenica scorsa) in banda, Mastrodicasa e Calloni centrali e Parrocchiale libero. Marone risponde con Stoltenborg in palleggio, Koleva opposto, Aguero e Ventura schiacciatrici laterali, Nazarenko e Ceron al centro e Cardullo libero.

Parte bene Il Bisonte, con il muro di Mastrodicasa (alla prima da titolare in A1) su Aguero che vale il 2-4, poi si procede senza strappi, con le azzurrine che vanno al time out tecnico sul 10-12 grazie all’attacco di Negrini. Si continua sul filo dell’equilibrio, fino a quando Liliom mette un pallone importante per il 14-16 e va in battuta, mettendo in difficoltà le avversarie col servizio: prima un errore di Forlì, poi due grandi attacchi di Negrini e Turlea, costringono Marone al time out (14-19), ma un altro errore delle locali vale il 6. Un improvviso rilassamento permette alla Volley 2002 di tornare addirittura sul 22-23, entra Vingaretti per Petrucci e mette una gran palla per Liliom, che firma il doppio set point (22-24). Mastrodicasa poi sbaglia il servizio, ma la fast di Calloni vale la liberazione e il 23-25.

Il Bisonte riesce subito a mantenere l’inerzia e parte bene con Negrini (1-5). Un turno in servizio dell’applauditissima ex Koleva riporta sotto Forlì (4-5), ma dall’altra parte le risponde con un ace il suo ex capitano Mastrodicasa (6-9), e poi le grandi difese di Parrocchiale permettono a Calloni di mettere il pallonetto del 7-12. La squadra di Francesca Vannini è in trance agonistica, un punto incredibile di Negrini (il tredicesimo della sua partita) vale il 10-19 e poi è Turlea a chiudere anche il secondo parziale (18-25).

Nel terzo set c’è Bertone al posto di Calloni (per un piccolo problema alla schiena) ne Il Bisonte, e Guasti per Koleva nella Volley 2002: cambiano gli addendi, ma non il risultato, perché Firenze parte fortissimo anche in questo parziale con la fast di Mastrodicasa e i muri di Liliom e Petrucci (3-8). Il livello del gioco delle azzurrine rimane altissimo, Forlì si scoraggia, perché non riesce a trovare il modo di mettere palla a terra, e un altro fantastico punto di Negrini vale il 6-14. Da qui è pallavolo champagne, con le difese di Parrocchiale, le pipe di Liliom e Turlea, i colpi di intelligenza di Negrini, le fast di Mastrodicasa e i muri di Bertone, il tutto ben coordinato dalla distribuzione di Petrucci: Il Bisonte vola, e il punto che vale la prima, storica vittoria in A1 è una battuta out di Nazarenko, che fa esplodere i festeggiamenti della squadra, dei dirigenti e della ventina di Pellicani Feroci che hanno raggiunto la Romagna.

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