La Zambelli Orvieto parte bene ma poi è Trento a festeggiare
Autore: Zambelli Orvieto
29 Novembre 2017

ZAMBELLI ORVIETO – DELTA INFORMATICA TRENTINO = 1-3
(25-18, 17-25, 23-25, 20-25)
ORVIETO: Aricò 17, Grigolo 13, Mio Bertolo 13, Santini 10, Montani 6, Valpiani, Venturi (L1), Ginanneschi, Ciarrocchi. N.E. – Muzi, Zonta, Rocchi (L2). All. Matteo Solforati e Giuseppe Iannuzzi.
TRENTO: Kiosi 19, Fondriest 15, Moretto 12, Dekany 12, Michieletto 1, Moncada, Zardo (L), Fiesoli 15, Moro 1, Fucka, Carraro. N.E. – Antonucci. All. Nicola Negro e Serena Avi.
Arbitri: Marta Mesiano (BO) e Rocco Brancati (PG).
ZAMBELLI (b.s. 6, v. 2, muri 6, errori 12).
DELTA (b.s. 14, v. 5, muri 13, errori 12).
ORVIETO (TR) – Nella undicesima giornata del girone d’andata della serie A2 femminile sfuma l’affermazione davanti al proprio pubblico per la Zambelli Orvieto che comincia alla grande ma poi si smarrisce per strada. Le tigri gialloverdi dimostrano di potersela giocare con una delle formazioni più titolate e non hanno timori reverenziali ma peccano in costanza di rendimento e contro le avversarie di questa categoria non basta per raccogliere punti. La Delta Informatica Trento si è dimostrata avversaria consistente grazie ad una diligente condotta di gara che ha neutralizzato le armi nemiche mettendo in pratica una strategia efficace. La gara inizia con Rocchi in panchina per un problema al polpaccio e con Venturi a prendersi le responsabilità di ricezione oltre che di difesa, le padrone di casa partono nel migliore dei modi con Grigolo e Mio Bertolo attivissime (10-7). L’attacco avversario non gira molto bene per merito di una difesa attenta che riesce a tenere su tutti i palloni (17-9). Le ospiti gettano in campo Moro ma i recupero è difficile ed il punteggio scorre via veloce (22-14). Un rilassamento finale non impensierisce più di tanto e il vantaggio lo sigla un muro di Mio Bertolo. Alla ripresa sembrano più decise le ospiti che, con Fiesoli al posto di Michieletto, prendono il comando delle operazioni, ma le squadre rimangono a stretto contatto di gomito (10-12). Qui alcuni errori di troppo (saranno nove) ed una imprendibile Fondriest creano la spaccatura e così il gap diventa pesante (11-18). Entra Ginanneschi tra le fila locali ma ormai il set è compromesso e si va in parità. La terza frazione, malgrado qualche regalo delle settentrionali, resta in equilibrio sino all’8-8. A rompere l’inerzia è l’ottima correlazione muro-difesa delle dolomitiche che neutralizza l’offensiva altrui, Kiosi trasforma poi le alzate in punti (15-19). Un guizzo di Mio Bertolo a muro accorcia ma le orvietane restano ad inseguire sino al 23-24, senza avere però la forza per impattare e Dekany firma il sorpasso. Quarto periodo che ricalca il precedente ma stavolta le rupestri reagiscono e recuperano tre punti di ritardo (14-14). Fatale è la seconda accelerazione che le trentine operano con Moretto brava a non sprecare nulla. La formazione rupestre esce dal campo ancora una volta con la percezione di saper esprimere un buon gioco ma anche con la consapevolezza di dover mostrare più cinismo e lucidità, presupposti essenziali per affrontare domenica prossima Collegno, sempre tra le mura amiche. Manca il sorriso tra le orvietane e la libero Maila Venturi lo conferma: «Non è stata la nostra miglior partita, dopo il primo set abbiamo un po’ mollato. Penso che la nostra ricezione non sia andata benissimo, bisogna senza dubbio fare di più». Qualcosa da rivedere anche per il coach delle trentine Nicola Negro: «Sono molto soddisfatto dei tre punti perché ritengo che Orvieto sia un campo difficile. La battuta è cresciuta durante la gara ma non sono completamente contento della prestazione».

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