Despar Perugia: il fondatore Padre Falini parla della realtà Sirio dopo il successo in Coppa Cev
Autore: Lega Volley Femminile
9 Marzo 2005

Non si è ancora spenta l’eco della vittoria in campo continentale della Colussi Perugia che prolunga volentieri insieme ai suoi tifosi i festeggiamenti. Con appena 35 anni di vita il sodalizio umbro rappresenta una piacevole anomalia nel panorama sportivo regionale e forse anche nazionale.


Dal 1970 ad oggi sono stati conquistati ben sette trofei (4 Coppe Italia, 1 Scudetto, 1 Coppa delle Coppe ed 1 Coppa Cev), una striscia di successi che ha vissuto nelle ultime stagioni una vera e propria impennata.


Il fondatore della Pallavolo Sirio è un frate che si era appassionato alla disciplina delle schiacciate ed aveva creato un campetto all’aperto, proprio dietro alla parrocchia di Sant’Antonio, un luogo che ben presto era diventato un punto d’incontro per i giovani della zona.


“Mi ricordo che l’oratorio ha da sempre avuto un ruolo sociale – esordisce Padre Aldo Falini – l’obiettivo era togliere i ragazzi dalla strada e sottrarli dai brutti incontri che potevano essere fatti, gradualmente è diventato sempre più frequentato”.


I meriti della costruzione di questa grande famiglia vanno equamente ripartiti con l’allenatore Patrizio Arcangeli (papà di Chiara attuale libero della prima squadra), personaggio stimato nell’ambiente che ha avuto sempre un ruolo di rilievo nel clan biancorosso, sin dai primi tempi impegnato in prima linea ad insegnare i fondamentali alle ragazze.


“Abbiamo cominciato tra tanti sacrifici io e Patrizio – continua Padre Aldo – allora il presidente era Riccieri, abbiamo percorso un po’ di strada assieme e poi, da un incontro in chiesa con un certo Orabona, sono nate altre sinergie, infine si sono aggiunti altri personaggi come Iacone che hanno permesso di fare qual salto di qualità necessario per raggiungere grandi traguardi.


Non è un caso isolato quello di Perugia che in questo discorso si inserisce comunque di diritto.


“Due anni fa abbiamo disputato la finale scudetto con Novara – rivela il presidente onorario – altro club illustre che è nato da una iniziativa di parrocchia. Ci prendevamo in giro con Suor Beatrice scommettendo sui risultati della propria squadra, momenti che resteranno per sempre scolpiti nella memoria”.


Oggi, Perugia non ha rinnegato le sue radici, anzi, ne va orgogliosa, i suoi tifosi coniano continuamente dei nuovi slogan, inneggiando al nome della stella più luminosa del cielo.


“Quando sento urlare sugli spalti il nome Sirio mi viene ancora la pelle d’oca – conclude il frate – qualche anno fa quando i risultati cominciavano ad andare un po’ oltre, qualche mio collega voleva mettere un freno al progetto, temendo che si sarebbe perduto l’originario e genuino scopo, una preoccupazione che si è rivelata infondata”.


Di certo alla fondazione della società nessuno si sarebbe immaginato di raggiungere tutti questi traguardi che fanno del clan perugino il punto di riferimento di una intera regione, adesso la favola è diventata realtà. 


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