Una fiorentina a Firenze: Il Bisonte ingaggia Francesca Bonciani
Autore: Il Bisonte Firenze
1 Luglio 2016

Ci sarà anche una fiorentina doc nel roster de Il Bisonte Firenze per la serie A1 2016/17. La società ha ingaggiato la ventiquattrenne palleggiatrice Francesca Bonciani, nata e cresciuta a Signa, completando così il reparto delle registe che già comprendeva la confermata Marta Bechis. Bonciani torna ‘a casa’ dopo aver girato l’Italia per sei stagioni, vincendo una Coppa Cev nel 2011 a Urbino e due Coppa Italia di serie A2, una con Frosinone nel 2013 e l’altra pochi mesi fa, con la maglia della Volley 2002 Forlì, a cui ha abbinato anche la promozione in A1.

LA CARRIERA – Francesca Bonciani nasce a Signa, nell’hinterland fiorentino, il 25 maggio 1992, e cresce pallavolisticamente proprio in una squadra del suo paese, il Volley Club Le Signe, dove compie il percorso completo dal minivolley alla serie C. Nel 2010 decide di trasferirsi al Cittaducale, in B1, dove viene notata da Urbino, che nel febbraio 2011 la aggrega alla sua squadra di serie A1: Francesca debutta nella massima categoria non ancora diciannovenne, e vince subito anche la prestigiosa coppa Cev. In estate però lascia Urbino per passare al Casette D’Ete, in B1, mentre nel 2012 si trasferisce a Frosinone, in A2, vincendo subito la Coppa Italia di A2 e poi rimanendo in Ciociaria anche la stagione successiva, in A1 grazie a un ripescaggio, prima di tornare in B1 nel 2014 col Cisterna. Nel 2015 poi il passaggio a Forlì, in A2, dove centra la doppietta promozione in A1-Coppa Italia di A2 prima di accettare la proposta de Il Bisonte.

LE PAROLE DI FRANCESCA BONCIANI – “Per me è un grandissimo piacere ma ancor di più un onore poter giocare nella massima serie nella squadra della mia città, penso che sia il sogno di ogni ragazza che comincia a giocare a pallavolo. Inoltre sarò circondata da giocatrici di alto livello e questa sarà per me un’opportunità per crescere e per imparare. Sono molto emozionata e non vedo l’ora di iniziare perché è sempre bello tornare a casa, soprattutto in una società ben organizzata e strutturata come Il Bisonte, che da diversi anni calca i più importanti palcoscenici italiani: spero che il pubblico possa essere la nostra arma in più”.

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